XXIX concerto di fine anno - 30 dicembre 2019 - Abbazia di Casamari - ore 18:30


Mozart, Requiem. Aquino 3 dicembre 2017 - Chiesa di S. Maria della Libera - ore 18,30


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Venerdì 10 Marzo 2017, ore 21, Chiesa San Giovanni

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Cantare il Natale con il Gloria di Vivaldi e la poesia di Alda Merini – Ceccano 17 dicembre 2016, ore 21 chiesa di san Giovanni

Ci sarà anche la poesia di Alda Merini a cantare il Natale insieme con il Gloria di Vivaldi e con le note poderose dell’organo Catarinozzi 1736 a S. Giovanni a Ceccano, alle ore 21 di sabato 17 dicembre, per uno dei più interessanti concerti in programma in questi giorni. Il Coro Josquin Des Pres, l’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti, le voci soliste del soprano Vittoria D’Annibale e del mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, gli organisti Guido Iorio e Riccardo Tiberia con la tromba barocca di Massimiliano Malizia accompagneranno la meditazione sul mistero dell’incarnazione che Alda Merini chiama il poema dell’amore. La dorezione è affidata a Mauro Gizzi.  Il Concerto è organizzato dall’Amministrazione Comunale di Ceccano e vedrà impegnati oltre 100 esecutori.

 

Fonte: https://pietroalviti.wordpress.com/2016/12/16/cantare-il-natale-con-il-gloria-di-vivaldi-e-la-poesia-di-alda-merini-ceccano-17-dicembre-2016-ore-21-chiesa-di-san-giovanni/

 

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Lenola, il Requiem di Mozart per le lacrime di Maria e del mondo - 15 luglio 2016

La musica di Dio per le lacrime delle tante vittime di questi giorni: gli eventi terribili di Andria, di Nizza, di Istanbul sono stati riuniti nell’espressione musicale del Requiem mozartiamo a Lenola, al Santuario della Madonna del Colle, con il coro del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres e l’orchestra Sinfonica Francesco Alviti, riuniti attorno al reliquiario della Madonna delle Lacrime di Siracusa. Musica, preghiera, emozione, dolore, meditazione, riflessione, con il Requiem a manifestare le preoccupazioni e le speranze di questi giorni tremendi.


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Festival Francesco Alviti, VIII edizione si parte il 26

Tre orchestre, una banda giovanile, due quartetti di fiati, due cori, solisti d’opera, serate a tema, due grandi marching band: il Festival Francesco Alviti si presenta per l’ottava volta al pubblico di Piazza San Giovanni in Ceccano, che per un settimana diventa il centro della grande musica. Una settimana di emozioni, di ricordi, di solidarietà, di amore per la musica, in ricordo di Francesco Alviti, il giovane musicista scomparso nel 2009, dopo aver vanamente lottato contro una malattia devastante. La francescomorte di Francesco è diventata una spinta per la promozione della musica, in particolare dei giovani talenti del territorio. Gli amici di Francesco si ritroveranno insieme a tanti amanti della musica nelle dolci serate della fine di giugno. Si comincia il 26.

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W.A.Mozart, Requiem in memoria di Francesco Bricca

Sarà la musica d’autore a ricordare Francesco Bricca a 10 anni dalla sua scomparsa. Il Requiem di Mozart ad Alatri, Sabato 30 aprile, ore 21, nella Collegiata di Santa Maria Maggiore, sarà eseguito dal soprano Vittoria D’Annibale, dal mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, dal tenore Enrico Talocco e dal basso Alessandro Della Morte, accompagnati da Chiara Olmetti al pianoforte ed Alessandra Maura all'organo, dal Coro del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres, dal Coro Ernico e dal Coro Hernica Saxa. La direzione del concerto è affidata a Mauro Gizzi.

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Harmoniemesse di Haydn per le vittime della guerra, Ceccano, S. Maria a fiume, venerdì 30 maggio, ore 21

Furono i giorni terribili dell’ira, della devastazione, della violenza: la guerra passò con tutto il suo strascico di morte e distruzione per la popolazione ma anche per i soldati impegnati nei diversi schieramenti, la maggior parte dei quali giovani ragazzi. Venerdì 30 maggio alle ore 21, nel santuario di S. Maria a fiume, anch’esso distrutto dai bombardamenti di quel tragico 1944, sarà la musica a ricordare tutte le vittime, con l’esecuzione di Harmoniemesse di Haydn. La giornata del 30 era stata quella dei combattimenti più feroci sulla destra del Sacco tra le truppe coloniali francesi e i tedeschi, mentre sulla sinistra i Canadesi combattevano duramente per arrivare fino al Ponte Berardi. In quella giornata la dinamite germanica faceva saltare in aria mezza città e nella prime retrovie bande di goumiers infierivano sulla popolazione civile, in particolare sulle donne. Nella Vienna occupata dai Francesi, Franz Joseph Haydn, nel 1802, al culmine della sua luminosa carriera, compone la Harmoniemesse, un inno alla pace, alla concordia, alla fine della guerra. Ciò che caratterizza per lo più questa messa è la gioia che essa esprime, scrive Mariagrazia Molinari nella presentazione del concerto, non coro orchestra requiemvi sono mai momenti con sonorità cupe che portano l’animo dell’ascoltatore ad intristirsi; avviene tutto il contrario ogni momento trasmette all’uomo la magnanimità e grandezza di Dio. Goethe così definisce la musica di Haydn: “lingua ideale della verità”. Harmoniemesse sarà interpretata venerdì 30 maggio 2014, settantesimo anniversario della battaglia di Ceccano, alle ore 21, nella Chiesa di S. Maria a fiume a Ceccano, dal Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres, diretto da Mauro Gizzi. Le voci soliste saranno quelle dei soprani Vittoria D’Annibale, Mariagrazia Molinari, Cinzia Cristofanilli, del mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, del tenore Enrico Talocco e del basso Alessandro Della Morte. Al pianoforte ci sarà Chiara Olmetti e all’organo Alessandra Maura. Il concerto si inserisce nel programma Musica nelle basiliche 2014.

 

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Concerto per il restauro dell'organo Vayola 1847

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Requiem di Mozart - Ceccano 23 febbraio 2014, ore 18.30

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Il coro di Neully, Parigi, a S. Maria a Ceccano, domenica 10 novembre 2013, ore 19

Musique chorale du XX siècle, musica corale del 20° secolo, con brani di Duruflé, Parry, Britten, Poulenc, Nees, Eben, Bartok, Fauré: è questo il programma del concerto che l’Ensemble Vocale de Neully—Paris, diretto da Adam Vidovic presenterà domenica 10 novembre, a Ceccano, nella bella chiesa gotico cistercense di S. Maria a fiume, alle ore 19. Con il coro parigino canterà anche il coro Josquin Des Pres, diretto da Mauro Gizzi. Le due formazioni musicali sono infatti impegnate in uno scambio che vedrà poi il coro del m° Gizzi a Parigi nel prossimo mese di aprile, nell’ambito delle attività internazionali del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres

 

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Mozart Requiem a S. Pietro in Vincoli

Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres

Orchestra Sinfonica Francesco Alviti

dir. Mauro Gizzi

Roma, Basilica di S. Pietro in Vincoli

domenica 27 ottobre 2013

 

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Giornata Verdi, il 10 ottobre a Ferentino, S. Maria Maggiore, ore 21 con il Coro Josquin Des Pres

Traviata, Nabucco, Forza del destino, Ernani, Rigoletto, Aida: sarà il grande melodramma verdiano, con i suoi palpiti e le sue emozioni, a celebrare la Giornata Verdi, nel giorno genetliaco del grande compositore italiano, nella bellissima chiesa abaziale di S. Maria Maggiore a Ferentino, alle ore 21. Le storie drammatiche, passionali, allegre, almeno nella loro apparenza, del melodramma saranno presentate dal Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres diretto da Mauro Gizzi, con lo spettacolo: Di tanti palpiti e sarà il modo migliore per ricordare Giuseppe Verdi proprio nel giorno del bicentenario della nascita.

Il melodramma ha sempre rappresentato nella cultura italiana lo strumento per ripercorrere la storia del nostro Paese nelle sue pagine gloriose ma anche in quelle tristi e in quelle della vita quotidiana, dei palpiti appunto. Fin dai suoi albori, agli inizi del ’600 quando Giacomo Carissimi, musicista marinese, incoraggiato da un altro conterraneo, il card. Cesare Baronio, sorano, metteva in scena gli oratori sacri, con la rappresentazione degli episodi delle sacre scritture, il melodramma ha rappresentato la cultura italiana al suo massimo livello. E quest’anno alla celebrazione della musica operistica si unisce la gioia per le celebrazioni del bicentenario della nascita del più grande dei compositori italiani, Giuseppe Verdi, cui è dedicato l’intero concerto.

S. Maria Maggiore, costruita per il canto e la musica, diverrà giovedì sera il luogo della celebrazione di uno dei più grandi operisti mai conosciuti, espressione alta del genio e della sensibilità artistica. Il concerto sarà affidato alle voci soliste dei soprani Vittoria D’Annibale, Mariagrazia Molinari, del mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, del tenore Enrico Talocco, del basso Adriano Scaccia. Al pianoforte ci sarà Chiara Olmetti, all’organo Alessandra Maura. Il coro è quello del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres, tutti diretti da Mauro Gizzi.

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Ceccano, tanta bella musica per l’ultimo saluto terreno a Rico Gizzi

Un’orchestra sinfonica, un coro polifonico, i solisti, una banda: le solenni note del Requiem, la suggestione dell’Ave verum mozartiano, l’essenzialità del gregoriano, l’espressione romantica degli Offertoires di Franck hanno accompagnato l’ultimo saluto a Rico Gizzi che della musica aveva fatto la bandiera della sua vita. Eccone un breve ricordo stilato da uno dei nostri lettori. E’ morto a Ceccano, all’età di novanta anni il Cav. Rico Gizzi , noto ed apprezzato come una vera “istituzione”nel campo della musica sacra e della cultura. Fin rico3da giovanissimo ebbe una naturale propensione per l’arte musicale e dopo aver compiuto studi musicali con prestigiosi maestri, come il Prof. Alberto Ghislanzoni, iniziò il suo servizio presso il Comune di Ceccano, come Ufficiale di Stato Civile per molti anni. Si rese protagonista di un’attività musicale di alto livello, molto apprezzata da vari autori, che lo tennero in speciale considerazione. Fra l’altro amava ricordare gli aneddoti legati alla figura di Don Lorenzo Perosi, grande autore di musica sacra, di cui Rico aveva messo nei programmi delle corali le splendide Messe Pontificali, molto amate dai fedeli ceccanesi e della Diocesi. Fu autore di molti brani di musica sacra, fra cui ricordiamo, in particolare, l’Inno a San Giovanni Battista, con testo del Prof. Mario De Sanctis, che fu adottato anche in altri paesi, un Inno al Beato Confratel Grimoaldo della Purificazione, scritto in occasione della beatificazione del passionista sepolto a Ceccano e l’Inno in onore di San Pio da Pietrelcina. Dopo la morte della Maestra Flavia Apponi, avvenuta nel 1961, Rico Gizzi fu instancabile Maestro di Cappella sia nella Collegiata di San Giovanni Battista che nella Chiesa Abbaziale di San Nicola. Tutti lo ricordano puntualissimo e con un piglio altamente professionale nella direzione della Corale, nella scelta dei brani e nella esecuzione impeccabile, avendo ben compreso l’importanza della “vera Musica Sacra” nelle celebrazioni liturgiche. Per decenni interi animò generosamente il “Mese di Maggio” al mattino alle 6 nella Chiesa di San Nicola e nel pomeriggio nella Collegiata di San Giovanni Battista, la Novena dell’Immacolata nella Chiesa di San Sebastiano, il Triduo in onore di San Sebastiano e il Settenario in onore dell’Addolorata nella Chiesa di San Nicola, con la partecipazione di tantissimi fedeli. In particolare aveva una piena padronanza del grande “Armonium da Chiesa” con il quale suonava nel Mese di Maggio a San Nicola, al punto che le note grandiose e solenni di questo strumento si effondevano fin nelle case vicine alla Chiesa, creando un’atmosfera davvero singolare! Ancora ricordiamo alcune delle “cantanti” che, sotto la sua ferrea guida, resero gloria al Signore con il canto: Antonia Bruni Silvaggi, Delia Malpassini, Agnese Marullo, Colomba Masi, Giovanna Di Pofi, Franceschina D’Amico, Mariolina Mingarelli, ecc. Storicamente la sua funzione fu di grandissima importanza, in quanto, grazie all’attività musicale promossa da Rico, fu possibile conservare e diffondere per decenni i brani più belli della tradizione della musica sacra di Ceccano, che altrimenti sarebbero scomparsi nel clima di frettoloso aggiornamento che coinvolse anche i capolavori musicali e la bella musica sacra popolare ancor oggi invocata con nostalgia dai fedeli. Le sue doti organizzative erano notissime e a lui si ricorreva per l’organizzazione di particolari eventi religiosi e musicali, come ad esempio, il restauro dell’Organo del XVIII secolo nella Collegiata di San Giovanni Battista e l’Organo della Chiesa di San Sebastiano, il Congresso Eucaristico dell’inizio degli anni Settanta, il restauro della Chiesa di San Sebastiano e tantissime altre iniziative che lo vedevano sempre instancabile.

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Serata Verdi: un palco all’opera a 200 anni dalla nascita

Traviata, Nabucco, Forza del destino, Ernani, Rigoletto, Aida: sarà il grande melodramma verdiano, con i suoi palpiti e le sue emozioni, di scena nella quinta serata  del Festival Francesco Alviti, dedicato al giovane percussionista, scomparso nel febbraio del 2009, dopo aver lottato coraggiosamente contro il suo male. Nella suggestiva cornice di Piazza S. Giovanni, con i suoi alti muraglioni in pietra serena, dopo i canti del Coro del CAI, le note piene di speranza della scuola di musica di Ceccano, le sensazioni disperse nel vento dell’Orchestra di Fiati di Ferentino, domenica 30 giugno, alle ore 21,30, le storie drammatiche, passionali, allegre, almeno nella loro apparenza, del melodramma saranno presentate dal Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres con l’Orchestra sinfonica Francesco Alviti, diretti da Mauro Gizzi, con lo spettacolo: Di tanti palpiti, nel quale Francesco suonava le percussioni.

Il melodramma ha sempre rappresentato nella cultura italiana lo strumento per ripercorrere la storia del nostro Paese nelle sue pagine gloriose ma anche in quelle tristi e in  quelle della vita quotidiana, dei palpiti appunto. Fin dai suoi albori, agli inizi del ’600 quando Giacomo Carissimi, musicista marinese, incoraggiato da un altro conterraneo, il card. Cesare Baronio, sorano, metteva in scena gli oratori sacri, con la rappresentazione degli episodi delle sacre scritture, il melodramma ha rappresentato la cultura italiana al suo massimo livello. E quest’anno alla celebrazione della musica operistica si unisce la gioia per le celebrazioni del bicentenario della nascita del più grande dei compositori italiani, Giuseppe Verdi, cui è dedicato l’intero concerto.

Piazza San Giovanni si trasformerà così domenica sera in un palco all’opera appunto dove sarà possibile ascoltare le voci soliste dei soprani Vittoria D’Annibale,  Mariagrazia Molinari,  del mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, del tenore Enrico Talocco, del basso Adriano Scaccia. Al pianoforte ci sarà Chiara Olmetti, all’organo Alessandra Maura, l’orchestra Francesco Alviti, nata grazie all’impegno degli amici di Francesco,  e il coro Josquin Des Pres, tutti diretti da Mauro Gizzi.

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Replica del Requiem di Mozart per l’inaugurazione dell’Auditorium Diocesano - 09/06/2013

Replica del Requiem di Mozart per l’inaugurazione dell’Auditorium Diocesano, presso la parrocchia di S. Paolo ai Cavoni a Frosinone. Dopo il bellissimo concerto del Sacro Cuore, domenica 9 giugno, alle ore 21, sarà possibile ascoltare di nuovo le note terribili e nello stesso tempo piene di speranza del Requiem mozartiano nella nuova struttura che sarà messa a disposizione del territorio. L’esecuzione della grande opera mozartiana sarà affidata al soprano Vittoria d’Annibale, al mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, al tenore Enrico  Talocco e al basso  Adriano Scaccia. Saranno accompagnati dall’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti,  costituita da giovani musicisti che hanno studiato al Conservatorio Licinio Refice di Frosinone.  Il coro è quello del Concentus Musicus  Fabraternus Josquin des Pres e la direzione è affidata a Mauro Gizzi: il concerto si inserisce nell’iniziativa Musica nelle basiliche, che ogni anno si propone l’esecuzione di concerti di grandi composizione sacre nelle più belle chiese del nostro territorio.

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Mozart Requiem a Frosinone, giovedì 6 giugno 2013 la prima esecuzione al Sacro Cuore

Le note del Requiem mozartiano, il racconto della lotta disperata dell’uomo contro la morte e della salvezza che Gesù offre a ciascun uomo che voglia accettarla, saranno protagoniste di due serate di grande musica a Frosinone. La prima ci sarà giovedì 6 giugno alle ore 21, nella chiesa del Sacro Cuore, in concomitanza con la Festa della comunità parrocchiale e della presenza delle reliquie del Beato Giovanni Paolo II. Sarà per tutti coloro che vorranno partecipare al concerto un’opportunità per ascoltare uno dei più importanti  capolavori della musica sacra, per raccogliersi in preghiera, per ricordare i propri cari scomparsi…

L’esecuzione del Requiem di Mozart, composto dal grande musicista salisburghese negli ultimi giorni prima della sua morte, sarà affidata al soprano Vittoria d’Annibale, al mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, al tenore Enrico  Talocco e al basso  Adriano Scaccia. Saranno accompagnati dall’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti,  costituita da giovani musicisti che hanno studiato al Conservatorio Licinio Refice di Frosinone.  Il coro è quello del Concentus Musicus  Fabraternus Josquin des Pres e la direzione è affidata a Mauro Gizzi: il concerto si inserisce nell’iniziativa Musica nelle basiliche, che ogni anno si propone l’esecuzione di concerti di grandi composizione sacre nelle più belle chiese del nostro territorio. L’inizio del concerto è alle ore 21

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Mozart Requiem per Francesco a Ceccano il 23 febbraio

Sarà la musica d’autore a ricordare Francesco Bricca a 10 anni dalla sua scomparsa. Il Requiem di Mozart ad Alatri, Sabato 30 aprile, ore 21, nella Collegiata di Santa Maria Maggiore, sarà eseguito dal soprano Vittoria D’Annibale, dal mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, dal tenore Enrico Talocco e dal basso Alessandro Della Morte, accompagnati da Chiara Olmetti al pianoforte ed Alessandra Maura all'organo, dal Coro del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres, dal Coro Ernico e dal Coro Hernica Saxa. La direzione del concerto è affidata a Mauro Gizzi.

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Il Requiem di Mozart per la Giornata della Memoria a le Fraschette - 27/01/2013

Il Requiem di Mozart per ricordare il dolore indicibile: il grande compositore salisburghese compose il Requiem mentre stava per morire, tanto da lasciarlo incompiuto. La sua è dunque una meditazione sul mistero della propria vita e sulla lotta tra la morte e Gesù che la vince, risorgendo. Le note struggenti e piene di speranza del Requiem risuoneranno domenica 27 gennaio nel campo profughi de Le Fraschette ad Alatri, in occasione della Giornata della Memoria, che ricorda la liberazione di Auschwitz nel 1945. La più grande tragedia dell’Europa, un genocidio compiuto in nome della civiltà, che non deve essere affrontato in maniera compassionevole per le vittime: la Shoah è un’enorme questione politica e antropologica. Politica, perché pone il problema di come un popolo civilizzato abbia scientemente deciso di eliminarne un altro. Antropologica, perché rappresenta una cesura, una rottura nella civiltà occidentale. Forse soltanto la musica è in grado di ricomporre una tale frattura.

E’ questo l’obiettivo dell’esecuzione del Requiem mozartiano domenica a Le Fraschette di Alatri, nell’ambito del Convegno Gocce di Memoria. Sarà affidato alle voci dei soprani Vittoria D’Annibale e Mariagrazia Molinari, del mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo e del tenore Enrico Talocco, del basso Adriano Scaccia con l’accompagnamento di Alessandra Maura all’organo e Chiara Olmetti al pianoforte. Il coro è quello del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres e la direzione è affidata a Mauro Gizzi. Il concerto vuole mostrare come l’arte possa servire alla trasmissione della Parola creatrice, alla comprensione della storia della salvezza, ad appianare quelle strade di cui parla Isaia come funzione indispensabile per l’annuncio del vangelo, anche nelle situazioni più tragiche: Il giubilo è quella melodia, con la quale il cuore effonde quanto non gli riesce di esprimere a parole ci insegna S. Agostino che dà anche il significato più vero del concerto di domenica prossima: il cuore si aprirà alla gioia, senza servirsi di parole, e la grandezza straordinaria della gioia non conoscerà i limiti delle sillabe. Cantate a lui con arte nel giubilo

 

L’inizio del concerto è alle ore 18.

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La gioia del barocco a Roma, con Vivaldi e Handel, chiesa dello Spirito Santo in via Giulia - 20/01/2013

Domenica 20 gennaio 2013, ore 18. La gioia del barocco per cantare la fede: il solenne e drammatico Credo di Antonio Vivaldi, con uno stile quasi operistico, pur nell’eleganza della tessitura musicale; quindi i tre inni rivolti alle virtù teologali, fede, speranza e carità, di Gioacchino Rossini per finire gli Inni dell’Incoronazione, i Coronation Anthems, composti per la cerimonia dell’ascesa al trono britannico di Giorgio II nel 1727, e che ancora oggi accompagnano le grandi celebrazioni reali a Westminster o al King’s College a Cambridge: è il modo attraverso il quale sarà celebrato l’anno della fede a Roma, nella Chiesa dello Spirito santo in via Giulia, alle ore 18 di domenica 20 gennaio.   Un concerto di musica barocca la cui esecuzione  è affidata al  Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres. Insieme alla pagina vivaldiana e agli Inni per l’Incoronazione di Giorgio II di Handel, la  formazione musicale diretta da Mauro Gizzi presenterà anche tre laudi di poeti francesi, rispettivamente  La Foi  di Prosper Goubaux, L’Esperance di Hippolyte Lucas e La Charitè di Louise Colet, musicate da Gioacchino Rossini: si tratta appunto di Fede, Speranza e Carità che danno il nome al concerto.  Con il coro  ci saranno anche le voci dei soprani Vittoria D’Annibale e Mariagrazia Molinari, del mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo e del tenore Enrico Talocco, con l’accompagnamento di Alessandra Maura all’organo e Chiara Olmetti al pianoforte.

Il concerto vuole mostrare come l’arte possa servire alla trasmissione della Parola creatrice, alla comprensione della storia della salvezza, ad appianare quelle strade di cui parla Isaia come funzione indispensabile per l’annuncio del vangelo: Il giubilo è quella melodia, con la quale il cuore effonde quanto non gli riesce di esprimere a parole ci insegna S. Agostino che dà anche il significato più vero del concerto di domenica prossima: il cuore si aprirà alla gioia, senza servirsi di parole, e la grandezza straordinaria della gioia non conoscerà i limiti delle sillabe. Cantate a lui con arte nel giubilo come fecero gli angeli dopo l’annuncio ai pastori. Nei programmi di sala ci sarà anche una presentazione musicale dei brani, curata da Mariagrazia Molinari e un’introduzione storico artistica alla chiesa di Katia Picano.

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La gioia del barocco per cantare la fede, coro e orchestra in cattedrale a Frosinone - 16-12-2012

La gioia del barocco per cantare la fede: il solenne e drammatico Credo di Antonio Vivaldi, con uno stile quasi operistico, pur nell’eleganza della tessitura musicale; quindi i tre inni rivolti alle virtù teologali, fede, speranza e carità, di Gioacchino Rossini per finire con i 5 Inni dell’Incoronazione, i Coronation Anthems, composti per l’incoronazione di Giorgio II nel 1727, ancora oggi accompagnano le grandi celebrazioni reali a Westminster o al King’s College a Cambridge: è il modo attraverso il quale il vescovo di Frosinone, Ambrogio Spreafico ed il prefetto Soldà hanno voluto celebrare l’anno della fede, iniziato l’11 ottobre scorso: un concerto di musica barocca la cui esecuzione, in cattedrale a Frosinone, domenica 16 dicembre con inizio alle 18,30,  è affidata al  Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres e all’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti . Insieme alla pagina vivaldiana e agli Inni per l’Incoronazione di Giorgio II di Handel, le due formazioni musicali dirette da Mauro Gizzi presenteranno anche tre laudi di poeti francesi, rispettivamente  La Foi  di Prosper Goubaux, L’Esperance di Hippolyte Lucas e La Charitè di Louise Colet, musicate da Gioacchino Rossini: si tratta appunto di Fede, Speranza e Carità che danno il nome al concerto.  Con il coro e l’orchestra ci saranno anche le voci dei soprani Vittoria D’Annibale e Mariagrazia Molinari, del mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo e del tenore Enrico Talocco, con l’accompagnamento di Alessandra Maura all’organo e Chiara Olmetti al pianoforte.

 

Il concerto vuole mostrare come l’arte possa servire alla trasmissione della Parola creatrice, alla comprensione della storia della salvezza, ad appianare quelle strade di cui parla Isaia come funzione indispensabile per l’annuncio del vangelo: Il giubilo è quella melodia, con la quale il cuore effonde quanto non gli riesce di esprimere a parole ci insegna S. Agostino che dà anche il significato più vero del concerto di domenica prossima: il cuore si aprirà alla gioia, senza servirsi di parole, e la grandezza straordinaria della gioia non conoscerà i limiti delle sillabe. Cantate a lui con arte nel giubilo come fecero gli angeli dopo l’annuncio ai pastori. Nei programmi di sala ci sarà anche una presentazione musicale dei bravi, curata da Mariagrazia Molinari. 

Il concerto sarà  anche l’occasione per visitare la Cattedrale di Frosinone, vera pinacoteca di arte sacra contemporanea. Anche per la visita ci sarà un piccolo aiuto, grazie ad un testo preparato da Katia Picano.

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Josquin ad Amburgo, un successo tutto italiano - 27/08/2012

Da questo momento in poi  l’Haydn orchester von Hamburg si iscrive al fan club del maestro Gizzi: così Reinhart Grimm, organizzatore ad Amburgo della tournée del coro Josquin Des Pres nella città anseatica, ha commentato i due concerti che la frmazione diretta da Mauro Gizzi ha presentato nel corso del Festival della città sull’Elba.

E’ una frase scherzosa ma significativa del clima di grande amicizia che ormai dal 2007 lega le due formazioni musicali che insieme, lunedì 20 agosto, a Wedel – Hamburg, uno dei quartieri più in della città anseatica, hanno presentato ad un pubblico accorso numerosissimo tanta bella musica italiana.

Le melodie di Traviata, di Carmen, di Nabucco, la chanson d’Olympia dei Racconti di Hoffman,  e poi cavalleria Rusticana con l’Intermezzo e l’Ave Maria sulla stessa musica, e Inneggiamo hanno dato davvero una bella idea dell’Italia, tanto che proprio questo è stato il titolo dei giornali tedeschi il giorno dopo: Bella Italia. Dopo il concerto di Wedel, un altro è stato eseguito ad Altengamme in una bellissima chiesa alto tedesca.

Le voci soliste sono state quelle dei soprani Vittoria D’Annibale e Mariagrazia Molinari e del mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo. Il coro Josquin Des Pres e l’Haydn-orchester von Hamburg  sono state diretti da Mauro Gizzi che, come già osservato, ha ricevuto notevolissimi complimenti da parte degli orchestrali tedeschi.

E’ già previsto il prosieguo della collaborazione: nel 2016 i due complessi presenteranno un programma sul melodramma italiano nella grande Konzert halle di Amburgo. Bellissimo esempio di collaborazione e di forte amicizia, in grado di superare tutte le difficoltà che una sinergia di oltre 130 tra orchestrali, coristi, soli genera inevitabilmente.

Nell’orchestra Hayd hanno suonato anche tre musiciste dell’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti: sono le violiniste Brunella Bruni e Paola Dell´Unto e la violista Michela Marini.

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Josquin, dodici minuti di applausi ad Amburgo

Dodici minuti di un lungo e caloroso applauso hanno salutato  ad Amburgo la conclusione del concerto dedicato al melodramma italiano che il Concentus Musics Fabraternus Josquin Des Pres ha tenuto ad Amburgo nella serata di lunedi´, nella chiesa di S. Rolando a Wedel. Un pubblico foltissimo, in coda per entrare un’ora prima del concerto, ha apprezzato Nabucco, Cavalleria, Traviata, dimostrando quanta simpatia ed ammirazione scusciti la musica italiana, spesso negletta invece proprio nel nostro paese. Il Maestro Gizzi, che ha diretto il concerto che vedeva insieme al coro l´orchestra anseatica Haydn, e´stato chiamato per ben 4 volte per ricevere il saluto entusiastico del pubblico che con altrettanto calore ha  tributato applausi alle voci soliste i soprani Vittoria DÁnnibale e Mariagrayia Molinari e il mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo.

Una bella serata di cultura e di musica italiana, grazie all´impegno e alle attivita´della formazone musicale diretta da Mauro Gizziche ha la sua sede in Ceccano. Al concerto hanno preso parte anche tre elementi dell´orchestra sinfonica Francesco Alviti, le violiniste Brunella Bruni e Paola Dell´Unto e la violista Michela Marini.

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Josquin ad Amburgo, la traduzione in italiano

Claudio Martino ha messo a disposizione sul suo sito la traduzione di un articolo della stampa anseatica sul concerto che il coro Josquin Des Pres,l diretto da Mauro Gizzi, ha tenuto ad Amburgo il 20 agosto. Ecco i due testi:

 

Musicisti italiani in tournée in Germania –

 

“Bella Italia”: godersi la musica con un grande post-concerto

 

WEDEL. Bella Italia con il Nabucco e La Traviata – un festival musicale come questo non viene celebrato tutti i giorni: la chiesa di san Rolando ha ospitato il coro Concentus Musicus Fabraternus  “Josquin des Pres” e l’Orchestra Haydn di Amburgo.  Il complesso musicale, sotto la direzione di Mauro Gizzi, ha incantato il pubblico con lavori di Verdi, Bizet, Mascagni ed Offenbach. C’era molto pubblico, per cui non solo erano occupati tutti i posti a sedere, ma gli appassionati di musica stavano in piedi fino all’ingresso. Non del tutto “innocente” (nel senso che ha “tradito” gli esecutori, che non volevano far sapere della loro generosità, NDT) nei confronti della compagnia musicale è stato Dirk Harten, consigliere della chiesa, da anni membro dell’Orchestra Haydn. Egli ha rivelato, dopo la serata straordinariamente carica di successo, che essa non era consistita solo nel piacere di ascoltare la musica: gli artisti avevano rinunciato al loro compenso, donando ben 1923 euro alla Frauenhaus (casa delle donne).

 

“Bella Italia”: Musikgenuss mit tollem Nachspiel

 

WEDEL. Bella Italia mit Nabucco und La Traviata – so ein Musikfest wird nicht alle Tage gefeiert: In der Kirche am Roland gastierten der Chor Concertus Musicus Fabranatus “Josquin de Prés” aus Ceccano und das Haydn-Orchester Hamburg. Die Klangkörper unter Leitung von Mauro Gizzi verzauberten das Publikum mit Werken von Verdi, Bizet, Mascagni und Offenbach. Der Publikumsandrang war gewaltig, so dass nicht nur alle Sitzplätze besetzt waren, sondern die Klassik-Fans sogar bis in den Eingangsbereich standen. Nicht ganz unschuldig an dem Gastspiel war übrigens Kirchenvorstandsmitglied Dirk Harten, der seit Jahren Mitglied des Haydn-Orchesters ist. Er berichtete nach dem Abend strahlend vom Erfolg, der nicht nur im Musikgenuss bestand: Die Künstler hatten auf Gage verzichtet, Spenden in Höhe von 1923 Euro fürs Frauenhaus wurden eingenommen.

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Josquin ad Amburgo 20/08/2012, un primo video

La chanson d’Olympia, interpretata da Mariagrazia Molinari, ha incantato il pubblico di Amburgo, nel concerto del 20 agosto scorso.

Ecco un primo filmato.

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Tour ad Amburgo per Josquin, in Germania il melodramma italiano

Due concerti, nel Festival di musica della città anseatica: lunedì 20 agosto e giovedì 23. E’ il programma che attende il Concentus Musicus Fabraternus Josquin des Pres: sarà accompagnato dall’orchestra Haydn di Amburgo, che all’inizio dello scorso maggio ha tenuto tre concerti nel nostro territorio, sempre insieme al Concentus.

E’ il frutto di uno dei gemellaggi che la formazione musicale, che ha sede a Ceccano ma raduna musicisti da tutta la provincia di Frosinone, anima ormai da 20 anni: Argentina, Canada, Ungheria, Francia, Bulgaria, Slovacchia, Belgio, Polonia sono alcuni dei terminali che la musica attiva e consente alle persone di conoscersi, di incontrarsi. esperienze bellissime che uniscono al fascino della musica.

Ecco allora la partecipazione al Festival di Amburgo dove il Concentus presenterà un programma legato al melodramma italiano: è stata una richiesta specifica degli organizzatori tedeschi. Verdi, Puccini, Rossini, Mascagni offriranno due serate di cultura italiana agli appassionati tedeschi. Le voci soliste saranno quelle dei soprani Vittoria D’Annibale e Mariagrazia Molinari e del mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo.  Con il Concentus ci saranno anche alcuni strumentisti dell’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti.

La direzione dei due concerti è affidata a Mauro Gizzi

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Coronation Anthems, la gioia del barocco a Colleferro, domenica 13 maggio 2012

Le possenti e gioiose note dei Coronation Anthems di Haendel, la massima espressione della musica cerimoniale britannica risuoneranno solenni nella moderna chiesa di S. Bruno a Colleferro, domenica 13 maggio, con inizio alle 18,30  alle ore 21,30 Il concerto, il cui programma prevede anche il Dixit Dominus del compositore germanico, è inserito nell’iniziativa Musica nelle basiliche 2012, dedicato alla memoria dei giovani scomparsi prematuramente

La musica diventa così il segno della vita che trionfa sulla morte, nonostante le apparenze e l’incombente tragedia della malattia e del dolore. Il concerto commemorativo poi assume quest’anno altri due significati: intanto la stagione primaverile a segnare un ulteriore elemento di speranza in un periodo che invece sembra far pensare al peggio; e poi la musica stupenda di Haendel, musica da cerimonia, espressione alta della corona britannica, ma ringraziamento sentito a Dio per la pace e la prosperità concessa. Ai 4 inni per l’Incoronazione, eseguiti anche nelle recenti cerimonie per le nozze reali, si aggiunge una composizione “italiana” del 1707, che Haendel scrive nel suo soggiorno romano, affascinato dalla tradizione musicale della città santa, pervasa dalle sperimentazioni operistiche.

Ad eseguire il Concerto le voci soliste di Vittoria D’Annibale e Mariagrazia Molinari, soprani, Fabiola Mastrogiacomo, mezzosoprano, Enrico Talocco, tenore, Adriano Scaccia, basso. Il coro è quello del Concentus Musicus Fabraternus Josquin des Pres, accompagnato dall’orchestra sinfonica Francesco Alviti che proprio da un giovane musicista prende il suo nome. La direzione è affidata a Mauro Gizzi.

Il concerto è stato presentato a Ceccano il 21 marzo, a Ferentino il 13 aprile, a Monte S. Giovanni il 19 ed avrà un’ulteriore replica il 13 maggio a Colleferro

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Il nuovo mondo di Dvorák e le passioni del melodramma, orchestra tedesca e coro italiano

E’ l’appassionante programma che ci verrà proposto in tre concerti dall’Haydn orchester di Amburgo e dal Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres: due parti nel programma, nella prima la Sinfonia n. 9 Dal nuovo mondo di Antonín Dvořák, nella seconda i brani più famosi di Traviata, Nabucco, Carmen, Cavalleria Rusticana, Una specie di confronto, insomma, tra due tradizioni musicali: quella della grande sinfonia mitteleuropea che trova in Dvořák la capacità di recuperare motivi etnici e quella del melodramma italiano, in grado di cogliere gli aspetti più intimi e quotidiani della vita, tanto da emozionare ancor oggi con la forza del teatro classico.

I concerti si svolgeranno ad Amaseno il 1° maggio alle ore 18,30, in S. Maria assunta,  a Ferentino il 3 maggio, in S. Maria maggiore alle 21,  e a Supino, sul sagrato di S.Pietro, il 4 maggio alle 19, in collaborazione con le civiche amminsitrazioni. L’orchestra Haydn di Amburgo sarà diretta da Rida Murtada, da diversi anni alla guida del prestigioso complesso sinfonico anseatico, mentre il coro Josquin Des Pres da Mauro Gizzi. Le voci soliste saranno quelle di Vittoria D’Annibale e Mariagrazia Molinari, soprani, di Fabiola Mastrogiacomo, mezzosoprano e di Enrico Talocco, tenore. La direzione artistica è di Mauro Gizzi.

Il Concentus sarà in Germania, per il Festival della Musica Sacra di Amburgo, nella seconda metà di Agosto.

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Coronation Anthems a Monte S. Giovanni, giovedì 19 aprile 2012, alle ore 21

Festeggiamenti in onore di Maria SS.ma del Suffragio, Chiesa collegiata Santa Maria della valle. Giovedì 19 aprile 2012, ore 21.

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Ferentino, Chiesa abbaziale di S.M. Maggiore - 14/04/2012

Le possenti e gioiose note dei Coronation Anthems di Haendel, la massima espressione della musica cerimoniale britannica, festeggeranno il 14 aprile 2012 alle ore 21.30, il 50° di sacerdozio del Parroco della Chiesa abbaziale Santa Maria Maggiore di Ferentino negli Ernici. Ai 4 inni per l’Incoronazione, eseguiti anche nelle recenti cerimonie per le nozze reali, si aggiunge una composizione “italiana” del 1707, il Dixit Dominus, che Haendel scrive nel suo soggiorno romano, affascinato dalla tradizione musicale della città santa, pervasa dalle sperimentazioni operistiche.

Ad eseguire il Concerto le voci soliste di Vittoria D’Annibale e Mariagrazia Molinari, soprani, Fabiola Mastrogiacomo, mezzosoprano, Enrico Talocco, tenore, Adriano Scaccia, basso. Il coro è quello del Concentus Musicus Fabraternus Josquin des Pres. L’orchestra è quella che porta proprio il nome di Francesco Alviti. La direzione è affidata a Mauro Gizzi.

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La gioia del barocco per vincere la morte - 21/03/2012

Le possenti e gioiose note dei Coronation Anthems di Haendel, la massima espressione della musica cerimoniale britannica, ricorderanno il 21 marzo 2012 alle ore 21, Francesco Alviti, il giovane musicista percussionista, scomparso a 22 anni, nel 2009, dopo una strenua lotta contro il male. Il concerto, il cui programma prevede anche il Dixit Dominus del compositore germanico, avrà luogo nella Collegiata di S. Giovanni Battista, in Ceccano, la chiesa che aveva visto crescere Francesco all’interno della comunità e accomunerà a Francesco un’altra giovane vittima del cancro, l’avv. Fiammetta Misserville, scomparsa qualche mese prima.

 

La musica diventa così il segno della vita che trionfa sulla morte, nonostante le apparenze e l’incombente tragedia della malattia e del dolore. Il concerto commemorativo poi assume quest’anno altri due significati: intanto il giorno dell’equinozio, con l’inizio della primavera a segnare un ulteriore elemento di speranza in un periodo che invece sembra far pensare al peggio; e poi la musica stupenda di Haendel, musica da cerimonia, espressione alta della corona britannica, ma ringraziamento sentito a Dio per la pace e la prosperità concessa. Ai 4 inni per l’Incoronazione, eseguiti anche nelle recenti cerimonie per le nozze reali, si aggiunge una composizione “italiana” del 1707, che Haendel scrive nel suo soggiorno romano, affascinato dalla tradizione musicale della città santa, pervasa dalle sperimentazioni operistiche.

 

Ad eseguire il Concerto le voci soliste di Vittoria D’Annibale e Mariagrazia Molinari, soprani, Fabiola Mastrogiacomo, mezzosoprano, Enrico Talocco, tenore, Adriano Scaccia, basso. Il coro è quello del Concentus Musicus Fabraternus Josquin des Pres. L’orchestra è quella che porta proprio il nome di Francesco Alviti. La direzione è affidata a Mauro Gizzi.

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III Festival Francesco Alviti

Sarà l’Orchestra di fiati Città di Ferentino, diretta da Alessandro Celardi, a dare il via al III Festival Francesco Alviti, martedì 28 giugno, in Piazza S. Giovanni a Ceccano. 7 serate di musica che gli amici di Francesco hanno fortemente voluto per ricordare il giovane percussionista, scomparso il 23 febbraio del 2009, dopo aver coraggiosamente lottato contro un male troppo crudele. La musica era stata la vita di Francesco, con la musicaa veva costituito un magnifica rete di amicizie che ora riverberano tutte nelle serate del festival, vero incontro di giovani nel nome dei giovani che vogliono vivere.

 

In Piazza S. Giovanni si susseguiranno oltre 500 artisti, in gran parte giovani musicisti. Dopo l’Orchestra di Fiati di Ferentino, uno dei complessi più autorevoli del nostro territorio, reduce da Concorso di Riva del Garda, sarà al volta degli Ika brothers, formazione molto amata dal pubblico soprattutto giovanile. La band sarà in scena mercoledì 29. Il 30, giovedì, spazio all’opera lirica e ai 150 anni dell’Unità d’Italia. L’orchestra sinfonica Francesco Alviti, nata proprio sull’onda emotiva della morte del giovane percussionista, e il Coro Josquin Des Pres, diretti da Mauro Gizzi, presenteranno Di tanti palpiti, un itinerario nella melodramma italiano, alla ricerca degli elementi risorgimentali dell’opera lirica: soli, coro, orchestra, pianisti, tutti per un programma di cori ed arie d’opera e per festeggiare insieme i 20 anni di attività del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres . Il giorno dopo, 1° Luglio, Piazza S. Giovanni accoglierà i percussionisti: marimbe, timpani, tamburi, barattoli, triangoli… tutto quello che consente di proporre ritmo e cadenza, uno spettacolo da non perdere con le due classi di percussioni del Conservatorio di Frosinone, con i loro maestri, Antonio Caggiano e  Carlo Di Blasi. Sempre il 1° Luglio, il direttore del Conservatorio, il M° Antonio D’Antò, consegnerà al miglior percussionista dell’anno accademico la Borsa di Studio Francesco Alviti.

 

Un giorno di pausa per poi riprendere il 3 luglio con la Banda Città di Ceccano e le sue majorettes, con la direzione di Adamo Bartolini. Il 5 luglio il Festival si sposterà di sede: al campo sportivo Dante Popolla l’Amaseno Harmony Show Band, doiretta da Natalino Como, presenterà il suo drilling show con tutte le movenze di una marching band: spettacolo da non perdere. Infine il 7 luglio il festival sarà concluso da un esordio: i Ciociarian Brass diretti da Gianluigi Zampieri.

 

Tanta bella musica e tanta bella amicizia a fare  d contraltare alla tante brutture di questi anni.

 

Tutti concerti avranno inzio alle 21,30

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Il 2 giugno corteo storico, palio e ritorno del cardinale nel suo castello - 02/06/2011

Ospite d’onore sarà il Coro Homilius d’ Avignone a suggellare un legame tra le due città, unite dal nome di Annibaldo, il cui palazzo ospita oggi la Médiathèque Ceccano, seconda biblioteca di Francia per l’importanza dei suoi manoscritti. Annibaldo sarà accolto  da suo fratello, Tommaso II, conte di Ceccano, che mette in mostra la ricchezza di una contea ancor viva e potente: saranno in tanti a rappresentare il trionfo dei de’ Ceccano nello splendore degli abiti del XIV secolo. Al fratello cardinale, Tommaso offre un palio che viene disputato da 6 cavalieri, ciascuno dei quali rappresenta una delle porte della città. Il palio, con l’effige alto medievale di S. Maria a fiume, è intitolato ad  Egidia, madre del Conte Giovanni I de’ Ceccano, una delle prime donne in Europa a recarsi a piedi a Santiago di Compostela, nel 1198.

Al termine della giornata la conclusione nel Castello dei Conti. Qui Annibaldo tornerà nel luogo dove era nato verso il 1278: ci sarà la ricostruzione della liturgia ad Completorium, la Compieta, presentata dal Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres, diretto da Mauro Gizzi.

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Il coro Josquin Des Pres al Derby del cuore, lunedì 30 maggio 2011, Stadio Olimpico di Roma

Sarà il Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres diretto da Mauro Gizzi ad intonare l’Inno degli Italiani alla Partita del Cuore, lunedì 30 maggio allo stadio Olimpico di Roma, insieme alla Banda della Marina Militare.Ulteriore impegno e  nuovo riconoscimento dunque per la formazione musicale che festeggia nel 2011 il ventennale della sua attività concertistica che l’ha portato ad esibirsi in tre continenti. L’Inno Nazionale sarà intonato in occasione del Derby dei Campioni del Cuore in cui, in occasione dei 150 anni dell’ Unità Italia,  attori, cantanti, calciatori di Roma e Lazio si sfideranno per una partita importantissima, quella della beneficenza. Infatti, il ricavato della partita sarà interamente devoluto alle Associazioni di Volontariato accreditate, un buon motivo quindi per contribuire e partecipare a quella che sarà una grandissima serata di festa!  Oltre al tradizionale incontro di calcio tra le squadre composte dai simpatizzanti VIP della Roma e della Lazio, ci saranno anche numerose attività di intrattenimento come la sfilata Harley Davidson, l’esibizione acrobatica degli skaters, ospiti musicali e, fino alle 00.30, il mondo della notte con DJ Set Show.

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Giovanni Paolo beato: il Requiem di Mozart per ricordarlo il 7 maggio 2011 a Ferentino

Il Requiem di Mozart per ricordare Giovanni Paolo II: è stato il vescovo di Frosinone, mons. Ambrogio Spreafico a pensare alla grande opera mozartiana per ricordare Giovanni Paolo II, una settimana dopo la sua beatificazione. Saranno il  Concentus Musicus Fabraternus Josquin des Pres e l’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti, diretti da Mauro Gizzi ad eseguire, sabato 7 maggio 2011, alle ore 21, nella Chiesa di S. Maria Maggiore a Ferentino,  ad eseguire   la grande  meditazione sul mistero della vita e sulla lotta tra la morte e Gesù che la vince, risorgendo. Le voci soliste saranno quelle del soprano Vittoria d’Annibale, del mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, del tenore Enrico Talocco e del basso Adriano Scaccia.

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Requiem di Mozart dedicato a L’Aquila - Roma, 6 aprile 2011

Il Coro Josquin Des Pres diretto da Mauro Gizzi canterà mercoledì 6 aprile, alle ore 21, nella Basilica dell’Ara Coeli in Campidoglio di Roma nel Requiem di Mozart dedicato a L’Aquila, nel II anniversario del terremoto. La musica ricorderà le vittime e servirà a dare nuova forza all’opera di ricostruzione. L’iniziativa è stata presa dal Comune di Roma, dal Presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo e dalla Cassa di Risparmio della provincia dell’Aquila, sotto l’alto patronato del Sovrano Militare Ordine di Malta , dell’Ambasciata d’Austria e di quella del regno di Giordania, con il coordinamento degli Ordini Dinastici della Real casa di Savoia. Ad eseguire il Requiem del grande compositore austriaco, nella stupenda chiesa dell’Ara Coeli al Campidoglio, sarà appunto il Coro del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres, insieme al Coro dell’Arcum di Roma, alla Cappella Musicale Costantina e al Coro Città di Roma, accompagnati dall’Orchestra Barocca Marco Dall’Aquila, voci soliste Lucia Vaccari, Federica Carnevale, Vincenzo di Betta, Nejat Isik Belen. La direzione è affidata a Jacopo Sipari di Pescasseroli, mentre la direzione artistica dell’evento è curata da Riccardo Tordera Ricchi. Madrina della serata sarà la principessa Maria Pia Ruspoli, mentre è prevista la partecipazione straordinaria di Piera Degli Esposti. Oltre che dal Comune di Roma, l’evento è patrocinato da Comune dell’Aquila, Comune di Pescasseroli, Provincia di Roma, Provincia dell’Aquila, Regione Lazio, Regione Abruzzo, Arcidiocesi dell’Aquila, Sovrano Militare Ordine di Malta, le ambasciate di Albania, Australia, Austria, Regno di Danimarca, Cile, Finlandia, Grecia, Giappone, Germania, Haiti, Regno di Giordania, Niger, Repubblica del Mozambico, Pakistan, Regno di Svezia, Siria, Svizzera, Ungheria presso lo Stato Italiano, e le ambasciate di Croazia, Francia e d’Italia presso la Santa Sede. Inoltre dall’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro di casa Savoia e dal Circolo Gran Magistrale Giovanile degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia, insieme all’Istituto Guardie d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon.

L’ingresso al Concerto è libero

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La Grande Messa di Mozart ad Alatri, domenica 27 marzo 2011

La Grande Messa di Mozart ad Alatri, domenica 27 marzo, alle ore 18 nella cattedrale di S. Paolo Apostolo a Civita. Eseguiranno il capolavoro mozartiano le voci di Vittoria D’Annibale, soprano, Fabiola Mastrogiacomo, mezzosoprano, Enrico Talocco, tenore e Adriano Scaccia, basso. Con loro l’orchestra sinfonica Francesco Alviti e il coro del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres. Il concerto si inserisce nell’ambito delle manifestazioni per il miracolo dell’Ostia Incarnata.

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La Grande Messa di Mozart a Sora, sabato 5 marzo 2011

La Grande Messa di Mozart a Sora, sabato 5 marzo, alle ore 21 nella Chiesa di S. Restituta. Eseguiranno il capolavoro mozartiano le voci di Vittoria D’Annibale, soprano, Fabiola Mastrogiacomo, mezzosoprano, Enrico Talocco, tenore e Adriano Scaccia, basso. Con loro l’orchestra sinfonica Francesco Alviti e il coro  del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres.

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La Grande Messa di Mozart a Monte San Giovanni Campano - 27/02/2011

Saranno le note solenni della Grande Messa di Mozart a concludere domenica 27 febbraio alle ore 16 le manifestazioni per la  riapertura al culto della Chiesa di San Pietro de Arenula in Monte San Giovanni Campano.

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Il sublime di Mozart per ricordare Francesco  - 23/02/2011

A due anni dalla scomparsa del giovane percussionista, Francesco Alviti, un grande concerto per ricordarlo: sarà eseguita la Grosse Messe k 427 di Mozart, il 23 febbraio, alle ore 21 nella Chiesa di S. Giovanni a Ceccano. I soli saranno Vittoria D’annibale, soprano, Fabiola Mastrogiacomo, Enrico Talocco, tenore ed Adriano Scaccia, basso. L’orchestra sarà quella che a Francesco è intitolata, appunto l’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti, e il coro quello del Concentus Musicus Fabraternus Josquin des Pres. La direzione è affidata a Mauro Gizzi. Al ricordo di Francesco sarà unito anche quello di un’altra giovane vita, quella di Fiammetta Misserville. Sempre il 23 febbraio, durante il concerto, ci sarà la cerimonia di consegna al Concentus della medaglia d’argento di benemerenza del Sacro Militare Ordine di S. Giorgio e della Real Casa di Borbone. Sarà presente una Delegazione dell’Ordine

 

Alle 17, nella Chiesa di S. Giovanni Battista, sarà celebrata una messa in suffragio di Francesco. 

 

Il sublime, via per l’Onnipotente. Le note passionali della Grosse Messe di Mozart avvincono gli ascoltatori in un pathos di compartecipazione al dramma di un uomo diviso tra il grande amore per sua moglie, appena guarita da una gravissima malattia, e la non accettazione della sua musica da parte della città natale, Salisburgo. Costanza, l’amatissima moglie di Wolfgang, si era ammalata nell’autunno del 1782: i due non erano ancora sposati, il padre di Mozart non era consenziente, la malattia sembrava destinata ad un esito infausto ed ecco il voto, una messa, una grande messa, che proprio Costanza avrebbe cantato in onore del Signore dopo la guarigione. Dunque non una commissione ma la volontà precisa di Mozart di ringraziare il Signore pur in un momento drammaticissimo della sua vita. E tutto questo emerge da una partitura che ha momenti di dolcezza straordinaria come il Kyrie e l’Et incarnatus del Credo e momenti di forte drammaticità come il Qui tollis del Gloria. E poi, la possanza del Credo, espressione ripetuta e ferma della fede di Mozart, dopo la guarigione della moglie, è seguita dall’incanto dolcissimo della contemplazione della nascita del Salvatore. Segue l’elevazione vorticosa del Sanctus e soprattutto dell’Hosanna in excelsis, che trasporta gli ascoltatori proprio in quel più alto dei cieli dove dimora il creatore. Mozart non portò mai a compimento la partitura che fu eseguita per la prima volta all’inizio dell’estate del 1783, in una chiesa parrocchiale di Salisburgo, a causa del fortissimo contrasto che ancora c’era fra il musicista e il principe arcivescovo della città. La Grosse Messe è senz’altro un’opera sui generis per la singolarità dei generi musicali che Mozart utilizza ma anche per le scelte innovative del musicista salisburghese che non volle adattarsi al decreto imperiale che, proprio in quell’anno, fissava la durata massima delle messe nelle chiese del territorio della monarchia danubiana.

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Medaglia d’argento di benemerenza al Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres - 23/02/2011

Sarà l’avv. Franco Ciufo, delegato regionale per il Sacro Militare Ordine Costantiniano  di San Giorgio, a consegnare, mercoledì sera 23 febbraio, la Medaglia d’argento di benemerenza al Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres. L’onorificenza è stata concessa da  Sua Altezza Reale, Carlo di Borbone delle Due Sicilie, Gran maestro dell’Ordine, per i particolari meriti del Concentus nell’animazione liturgica prestata in occasione delle cerimonie dell’Ordine e della Real Casa. La consegna ufficiale avverrà  della  al termine del grande  concerto in S. Giovanni Battista in Ceccano, eseguito in memoria di Francesco Alviti e di Fiammetta Misserville, a due anni dalla scomparsa delle giovani vite del musicista e dell’avvocato.

 

L’Ordine Costantiniano di S. Giorgio  vanta di essere il più antico degli Ordini Cavallereschi, risalendo fino alla Milizia Aurata Costantiniana, cui l’imperatore Costantino secondo la tradizione affidò il labaro con la croce che gli aveva permesso di vincere su Massenzio al Ponte Milvio nel 313 d. C. Dal XVIII secolo, il Gran Magistero dell’Ordine,  dopo essere appartenuto alla famiglia dei Comneni Imperatori dell’Impero Romano d’Oriente e quindi alla famiglia Farnese, Duchi di Parma e Piacenza, è stato ereditato dal Capo della Real Casa dei Borbone delle Due Sicilie, il cui legittimo erede, oggi, è il principe Carlo di Borbone. L’Ordine è formalmente riconosciuto dallo Stato italiano che, dal 1963, autorizza i cittadini italiani a fregiarsi delle decorazioni. L’Ordine è potuto sopravvivere alla caduta del Regno delle Due Sicilie in quanto, come previsto dalla legge internazionale, un Ordine dinastico cavalleresco non è assegnato ad un territorio nazionale né alla presidenza di uno Stato sovrano, ma è attribuito alla persona del Capo di una dinastia reale. Oggi l’Ordine, oltre i tradizionali metodi del volontariato, rivolge la sua attenzione in maniera sempre maggiore alle moderne tecniche di divulgazione attraverso l’uso dell’informazione. Inoltre la sede della Cancelleria, in Napoli, è al centro di un rinnovato impegno dell’Ordine – in collaborazione con i Francescani – per il dialogo interreligioso.

 

La cerimonia di consegna della Medaglia d’Argento si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per i 20 anni di vita artistica del Concentus che presenta mercoledì sera la Grosse Messe k 427 di Wolfgang Amadeus Mozart, nella Chiesa di S. Giovanni a Ceccano, alle ore 21. I solisti saranno Vittoria D’Annibale, soprano, Fabiola Mastrogiacomo, Enrico Talocco, tenore ed Adriano Scaccia, basso. L’orchestra sarà quella che è nata un anno fa per ricordare Francesco Alviti, il giovane percussionista scomparso proprio il 23 febbraio del 2009, dopo aver coraggiosamente lottato contro il male, e che porta appunto il suo nome, e il coro quello del Concentus Musicus Fabraternus Josquin des Pres. La direzione è affidata a Mauro Gizzi. L’Orchestra Francesco Alviti è la splendida realtà nata dalla grande emozione suscitata dalla morte del giovane percussionista  ed è la dimostrazione di come una esperienza tragica possa diventare elemento di promozione della cultura e della vita sociale, in particolare della condizione giovanile.

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Casamari: Mozart al XX Concerto di Fine Anno, mercoledì 29 dicembre 2010, ore 18,30

La Grande Messa di Mozart, uno dei monumenti della musica sacra, suggello possente  ed esaltante dell’arte  e della religiosità del musicista salisburghese, sarà eseguita, mercoledì 29 dicembre alle ore 18,30, nel XX Concerto di Fine Anno nell’Abazia di Casamari.

 

Nessuno gliel’aveva commissionata: è il risultato di un voto che nel 1783 Mozart rivolge al Signore per invocare la guarigione della moglie amatissima, Costanza, seriamente ammalata nell’inverno tra l’82 e l’83. Era un soprano: e la tessitura è quella per la voce di Costanza che l’avrebbe cantata una volta guarita.  Mozart non l’ha mai completata ma quello che possediamo è davvero un capolavoro della fede espressa nella musica.

 

Il Kyrie, la potenza gioiosa del Gloria, l’adorazione sommessa dell’Et incarnatus danno a chi ascolta l’idea di come sia possibile per l’uomo entrare in contatto con il divino, contemplarlo, adorarlo…

 

La Grosse Messe sarà diretta da Mauro Gizzi con lOrchestra Filarmonica Nazionale dell’Ucraina, il coro polifonico del Concentus Musicusa Fabraternus Josquin Des Pres, che celebra in questi giorni il ventennale della sua costituzione, il coro Pro arte, diretto da Ambrogio Sparagna. Le voci soliste saranno quelle di  Maria Adele Matassa, soprano, Angela Nicoli, mezzosoprano, Emiliano Blasi, baritono ed Angelo Forte, tenore. Il XX concerto di fine anno è organizzato dalla Comunità Monastica di Casamari,  in collaborazione con la Provincia di Frosinone, il Consiglio Regionale del Lazio e la Banca Popolare del Frusinate.

 

I venti anni del Concerto di fine anno dimostrano quanto sia importante insistere nelle buone tradizioni delle cultura: nelle splendide navate della basilica abaziale si sono susseguiti complessi di grande valore che hanno presentato al pubblico i grandi capolavori della musica sacra.

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Requiem per le giovani vittime della strada e per S. Cecilia - 19/11/2010

Il Requiem di Mozart per i giovani vittime della strada a Frosinone, domenica 21 novembre, alle ore 19, nella Chiesa del Sacro Cuore, e per la Festa di S. Cecilia, patrona della Musica, a Ferentino, nella Chiesa di S. Francesco, alle ore 19,15

L’esecuzione del Requiem è affidata alle voci di Vittoria D’Annibale, soprano, Fabiola Mastrogiacomo, mezzosoprano, Enrico Talocco, tenore e Mario Mastroianni, basso, che saranno accompagnati da Alessandra Maura, organo e Silvia Palombo, pianoforte e dall’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti.

Il coro è il Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres, la direzione è affidata a Mauro Gizzi.

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Supino, sabato 6 novembre 2010 ore 19,  San Pio X

Il Requiem di Mozart per ricordare don Egidio e P. Delfino. La grande opera del musicista salisburghese sarà dedicata sabato 6 novembre 2010, alle ore 19, nella Chiesa di S. Pio X a Supino, alla memoria di don Egidio Schietroma e di padre Delfino Giusti, parroci di S. Pio X. Don Egidio (supinese doc) è stato colui che chiese a Sua Ecc. Mons. Tommaso Leonetti,  Vescovo di Ferentino di costruire una chiesa, proprio quasi all’ingresso del paese di Supino. Questa richiesta fu accettata e il 1 maggio 1961 il Vescovo stabilì con la sua bolla la costruzione di una nuova parrocchia dedicata al Papa S. Pio X. Padre Delfino Giusti, religioso appartenente alla comunità dei monfortiani, proveniente da Gorga, ha servito la parrocchia per 14 anni. Si è stabilito con la sua famiglia nella casa canonica per essere presente in mezzo al suo piccolo gregge. In occasione dell’anno giubilare della fondazione della Parrocchia di S. Pio X in Supino (1961-2011) la comunità parrocchiale ha voluto ricordare i due pastori con l’esecuzione del Requiem affidata alle voci di Vittoria D’Annibale, soprano, Fabiola Mastrogiacomo, mezzosoprano, Enrico Talocco, tenore e Mario mastroianni, basso,  che saranno accompagnati da Alessandra Maura, organo e Silvia Palombo, pianoforte. Il coro è il Concentus Musicus fabraternus Josquin Des Pres, la direzione è affidata a Mauro Gizzi.

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Mozart Requiem, il trionfo della bellezza e della fede

VEROLI - Il Requiem di Mozart nello splendore della cattedrale di Veroli per ricordare mons. Salvatore Boccaccio, amatissimo vescovo di Frosinone a due anni dalla sua scomparsa: alle 21  di sabato 16 ottobre la cittadina ernica ospiterà il primo dei tre concerti del programma Musica nelle Basiliche che vede uniti in un'unica proposta  la grande musica con i tesori artistici della nostra terra. Infatti coloro che vorranno partecipare all'evento, in programma a Veroli e poi a Ferentino il 22 novembre e a Sora il 7 dicembre, ascolteranno il requiem mozartiano, grande narrazione dell'epica lotta di ogni uomo con la morte e della sua redenzione grazie al sangue di Cristo, e verranno guidati anche nella vista della basilica che ospita il concerto in modo da comprendere la miriade di significati simbolici mostrati dall'architettura, dalla pittura, dall'arte orafa, dalla scultura, da tutto quello che abbellisce le nostre chiese. Il primo dei concerti, sostenuti dal contributo della provincia di Frosinone e della Regione, assessorato alla cultura, sarà appunto dedicato a mons. Boccaccio, nell'ambito del Convegno della diocesi di Frosinone, in svolgimento proprio a Veroli dal 15 al 17 ottobre, al termine dell'anno giubilare per la patrona, S. Salome.  Il Requiem sarà eseguito dal soprano Vittoria d'Annibale, dal mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, dal tenore Enrico Talocco e dal basso Mario Mastroianni. Saranno accompagnati dall'Orchestra Sinfonica Francesco Alviti,  costituita da giovani musicisti diplomati al Conservatorio Licinio Refice di Frosinone. Il coro è quello del Concentus Musicus  Fabraternus Josquin des Pres e la direzione è affidata a Mauro Gizzi.

 

 

Tre concerti per esaltare la bellezza: quella della musica, con l’ineguagliabile  Requiem di Mozart, e quella dell’arte e della cultura che si sprigionano dalle chiese di questo territorio. Così come già detto, prima la Concattedrale di S. Andrea a Veroli, sabato 16 ottobre, poi la Chiesa abaziale di S. Francesco a Ferentino,il 22 novembre, quindi la Cattedrale di Sora, il 7 dicembre, ospiteranno l’esecuzione del Requiem di Mozart, presentato dal Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres, insieme all’orchestra sinfonica Francesco Alviti, per un progetto cui danno il loro apporto la Provincia di Frosinone e la Regione Lazio. I tre concerti hanno infatti l’obiettivo di presentare la musica sacra negli spazi per i quali è stata pensata e composta, per restituire dignità ad entrambe le espressioni artistiche, quella musicale e quella architettonico figurativa. I tre concerti prevedono infatti anche la presentazione storica ed artistica delle chiese in cui verranno eseguiti, in maniera tale che il pubblico possa cogliere appieno il tesoro di arte che le basiliche del nostro territorio racchiudono e che spesso invece sono totalmente sconosciute. Così mentre si ascolteranno le struggenti note del Requiem e si contemplerà la drammatica lotta tra la morte e la vita, vinta dalla resurrezione di Gesù, sarà possible comprendere il significato delle pale d’altare, delle sculture, della foresta di simboli che ogni chiesa offre a chi vi entra e che spesso rischiano di rimanere incomprensibile proprio perché nessuno offre le spiegazioni neecssarie. Il primo dei concerti ci sarà sabato 16 ottobre, a Veroli, alle ore 21 nella Cattedrale di S. Andrea, in occasione del Convegno della Diocesi di Frosinone, Veroli e Ferentino. L’esecuzione del Requiem è affidata alle voci del soprano Vittoria D’Annibale, del mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, del tenore Enrico Talocco e del basso Mario Mastroianni. Ad accompagnarli l’orchestra sinfonica Francesco Alviti e il coro Josquin Des Pres. Si tratta di oltre 100 musicisti tutti originari della nostra terra: un’altra bellezza da ammirare in questi concerti. La direzione è affidata a Mauro Gizzi. Sarà il parroco di S. Andrea, don Giuseppe Principali, a guidare il pubblico nella visita della Cattedrale di Veroli. Al concerto ha annunciato la sua presenza il vescovo di Frosinone, mons. Ambrogio Spreafico.

 

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Casamari 8 agosto 2010 - Galà della Lirica

Domenica gli spettatori, tra di loro il Padre Abate dom Silvestro Buttarazzi, hanno assistito al gran galà della lirica con cori, orchestra e solisti del Frusinate. Nelle foto alcuni dei protagonisti della seconda serata del Festival Lirico. Un galà arricchito e reso ancora più coinvolgente grazie alla

presenza del coro Josquin Des Pres, del coro Lirico Di Bitonto e dell’orchestra dell’Opera Nazionale Ucraina. Direttore è stato il formidabile M° Mauro Gizzi.

Un appuntamento di grande spessore per gli esperti della musica lirica ma anche per gli appassionati.

Un evento ricco di grandi emozioni, impreziosito dalla professionalità di artisti formidabili.

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Ceccano 25 giugno 2010

 

Di tanti palpiti: l’opera apre il Festival Francesco Alviti

 

Traviata, Norma, I racconti di Hoffman, Trovatore, Carmen: sarà  il grande melodramma, con i suoi palpiti e le sue emozioni, ad aprire la II edizione del Festival Francesco Alviti, dedicato al giovane percussionista, scomparso nel febbraio del 2009, dopo aver lottato coraggiosamente contro il suo male.

 

Nella suggestiva cornice di Piazza S. Giovanni, con i suoi alti muraglioni in pietra serena, venerdì 25 giugno, alle ore 21,30, le storie drammatiche, passionali, allegre, almeno nella loro apparenza, del melodrama saranno presentate dal Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres con l’Orchestra sinfonica Francesco Alviti, diretti da Mauro Gizzi, con lo spettacolo: Di tanti palpiti, nel quale Francesco suonava le percussioni.

 

Le voci soliste saranno quelle dei soprani Vittoria D’Annibale, Eleonora Massa, Mariagrazia Molinari, Barbara Mizzoni, del mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, del tenore Enrico Talocco, del basso Giulio Rossi. Al pianoforte ci sarà Silvia Palombo. L’orchestra Francesco Alviti, sempre diretta da Mauro Gizzi, eseguirà anche due concerti grossi di Arcangelo Corelli, tra cui quello famosissimo per la Notte di Natale, in onore di S. Giovanni Battista.

 

Il Festival proseguirà quindi il giorno dopo, sabato 26 giugno, con il concerto della Banda di Villa S. Stefano, vincitrice della Bacchetta d’oro 2010 con il suo direttore, Luigi Bartolini. Domenica, poi,  sarà la volta dell’Orchestra di fiati Città di Ferentino, diretta da Alessandro Celardi. Si è classificata  al secondo posto al campionato mondiale di Kerkrade,in Olanda, nel 2009.

 

Nei giorni successivi, sempre in Piazza S. Giovanni, si succederanno gli Ica brothers, lunedì 28, l’Ensemble di percussioni del Conservatorio, il 29, con la direzione di Antonio Caggiano ed Enzo De Biase, per finire con l’Harmony Show band di Amaseno, diretta da Natalino Como, il 30 giugno,   e con la Banda di Ceccano, guidata da Adamo Bartolini che chiuderà il Festival, il 1° luglio.  7 serate di bella musica  volute fortemente dagli amici di Francesco per festeggiare la sua presenza fra di noi.

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Ad Avignone, nel nome di Annibaldo

C’era anche il vice console d’Italia ad Avignone, la sig.ra Monica Albergati, ad applaudire lo Stabat Mater di Rossini, nel secondo dei concerti, presentato dal Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres, diretto da Mauro Gizzi, nella sua tournée in Provenza. 

E M.me Albergati si è unita al lungo appaluso che, nella Collegiale di Villeneuve lez Avignon, ha sugellato le due esecuzioni dello Stabat Mater dell’autore pesarese, impronta affascinante  della musica italiana. Il primo concerto c’era stato ad Avignone, nella Chiesa di Saint-Agricol, domenica 31 maggio.

E per ringraziare la formazione musicale dello splendido concerto dato ad Avignone, M.me Dominique Peyronnet, assessore municipale alle biblioteche della città dei papi, aveva accolto ufficialmente il coro Josquin Des Pres nella Mediatheque Ceccano, l’antica livrée di Annibaldo IV. Il palazzo, che ancora oggi porta il nome dei conti di Ceccano e testimonia la grande potenza del segretario di stato di Clemente VI, mecenate di Petrarca e Simone Martini, ospita oggi una delle più importanti biblioteche di Francia e nelle grandi sale interne ha le pareti con gli affreschi del 1340, quelli fatti da realizzare da Annibaldo, con gli stemmi della Casata dei de Ceccano.Nel corso dell’incontro, M.me Peyronnet ha affermato che le relazioni fra Avignone e Ceccano dovranno essere fortemente  sostenute per farle, finalmente, diventare stabili. E la tournée della formazione musicale di Mauro Gizzi è stata decisiva: infatti c’è stato l’incontro anche con l’assessore alla cultura, Michel Bissiere,  e con il consigliere delegato per le relazioni internazionali, Alain Emphoux, il quale si è impegnato per uno scambio permanente con i giovani di Ceccano. I due concerti hanno visto impegnati il soprano Vittoria D’Annibale, il mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, il tenore Giuseppe Ruggiero e il basso Mario Mastroianni, accompagnati dall’ensemble cameristico Francesco Alviti, composto da flauto Paola Frosina, fagotto Melissa Del Brocco, oboe Maria Carmen Di Mario, clarinetti Selena Malizia, Silvia Dutto, timpani Giampiero Carlini, organo Alessandra Maura e pianoforte Silvia Palombo.

Il coro è stato naturalmente quello del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres e la direzione affidata a Mauro Gizzi. La tournée del Concentus è tata organizzata dal Coro Homilius di Avignone che sarà poi ospite a Ceccano, nell’ambito delle attività culturali che si svolgono nel nome di Annibaldo IV de Ceccano, segretario di stato di Clemente VI dal 1342 al 1350 e legato pontificio al II giubileo.

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Lo Stabat di Rossini ad Avignone il 30 maggio e il 1 giugno

Il 30 maggio e il 1° giugno prossimi il Concentus presenterà lo Stabat Mater di Rossini, ad Avignone, in due prestigiosi concerti organizzati dalle Municipalità di Avignone e di Villeneuve les Avignon. E' la seconda volta che la formazione musicale diretta da Mauro Gizzi è ospite ad Avignone: la prima volta fu nell'agosto del 1997, su invito del Teatro dell'Opera de Vaucluse. La tournée del Concentus è organizzata dal Coro Homilius di Avignone che sarà poi ospite a Ceccano, nell'ambito delle attività culturali che si svolgono nel nome di Annibaldo IV de Ceccano, segretario di stato di Clemente VI dal 1342 al 1350 e legato pontificio al II giubileo, il cui palazzo fortificato ad Avignone porta ancora il suo nome, Ceccano, ed ospita una delle più prestigiose biblioteche di Francia. E proprio nella Médiathèque Ceccano (pronunciata naturalmente "seccanò") lunedì 31 maggio, alle ore 9,  ci sarà l'incontro ufficiale tra il sindaco di Avignone e il coro Josquin Des Pres che ha appunto sede a Ceccano, la città natale di Annibaldo. Lo Stabat Mater di Rossini sarà eseguito dal soprano Vittoria D'Annibale, dalmezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, dal tenore Giuseppe Ruggiero e dal basso Mario Mastroianni, accompagnati dall'ensemble cameristico Francesco Alviti, composto da flauto Paola Frosina, fagotto Melissa Del Brocco, oboe Maria Carmen Di Mario, clarinetti Selena Malizia, Silvia Dutto, timpani Giampiero Carlini, organo Alessandra Maura e pianoforte Silvia Palombo. Il coro è naturalmente quello del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres e la direzione è affidata a Mauro Gizzi.

 

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Ceccano 2 aprile 2010

Le struggenti note dello “Stabat Mater” di Giovanni Battista Pergolesi, a 300 anni dalla nascita del grande musicista marchigiano,  accompagneranno la tradizionale devozione dei ceccanesi alla Madonna Addolorata nella Chiesa Abaziale di S. Nicola di Ceccano, il venerdì santo 2 aprile, alle ore 17, prima dell’inizio della azione liturgica della passione.  Ad eseguirle il soprano Vittoria D’Annibale ed il mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, accompagnate  dall’orchestra Francesco Alviti, nella sezione da camera, formata da Donatella Aversa, violino, Marta Innocenzi, fluato, Selene Malizia, clarinetto, Carmen Di Mario, oboe, Melissa Del Brocco, fagotto, Federica De Santis, organo e basso continuo, e dal Coro femminile da camera del Concentus Musicus Fabraternus Josquin des Pres, con la direzione affidata a Mauro Gizzi. Continua così la  tradizione di fedeltà liturgica delle iniziative del Concentus “Josquin Des Près”: reinserire cioè i grandi capolavori della musica sacra nei momenti per i quali sono stati scritti. Inoltre, risulta dalle testimonianze che fosse uso cantare lo Stabat di Pergolesi, proprio a S. Nicola per la spiccata devozione all’Addolorata da parte dei ceccanesiIl capolavoro di Pergolesi è capace di suscitare emozioni intense proprio perché cerca di far rivivere quanto accaduto nell’animo della Vergine Maria, grazie anche alle parole di Jacopone da Todi, che compose l’inno per le sacre rappresentazioni nel secolo XIII. Pergolesi è stato in grado di riprendere la drammaticità del racconto del poeta umbro e di arricchirlo ulteriormente di impatto emotivo. Il giovane musicista marchigiano era famoso in tutta Europa alla metà degli anni 30 del sec. XVIII: proprio al culmine del suo successo musicale fu colpito dalla tisi. Pergolesi si ritirò allora nel convento dei cappuccini di Pozzuoli – con la protezione del duca di Maddaloni, discendente dei fondatori del convento – dove si dedicò particolarmente alla musica sacra scrivendo il “Salve Regina” e una delle sue opere più importanti e forse il suo più significativo capolavoro: lo “Stabat Mater”, commissionato dalla “Confraternita di San Luigi di Palazzo sotto il titolo della Vergine dei dolori” e già iniziato a Napoli. Come il Requiem per Mozart, lo Stabat Mater rappresenta il testamento spirituale del grande musicista italiano, morto a 26 anni, il 17 marzo 1736, appena dopo aver completato la partitura dello Stabat.

 

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Frosinone 28 marzo 2010

Il Requiem di Mozart a Frosinone, in memoria dei musicisti scomparsi, Pio Di Meo, Daniele Paris, Francesco Alviti. Il concerto ci sarà la Domenica delle Palme 28 marzo, alle ore 19,30, nella Chiesa del Sacro Cuore, e sarà eseguito dal soprano Vittoria D’Annibale, dal mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, dal tenore Enrico Talocco e dal basso Adriano Scaccia. Saranno accompagnati dall’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti, al debutto per questa occasione e costituita da giovani musicisti che hanno studiato al Conservatorio Licinio Refice di Frosinone. Il coro è quello del Concentus Musicus  Fabraternus Josquin des Pres e la direzione è affidata a Mauro Gizzi. Il grande compositore salisburghese compose il Requiem mentre stava per morire, tanto da lasciarlo incompiuto. La sua è dunque una meditazione sul mistero della propria vita e sulla lotta tra la morte e Gesù che la vince, risorgendo. Le note struggenti e piene di speranza del Requiem risuoneranno dunque nell chiesa frusinate proprio nel giorno in cui si ricorda l’ingresso di Gesù in Gerusalemme e l’inizio della settimana di Passione. 

Questa edizione del Requiem mozartiano è già stata eseguita a Sora, Ceccano, Colleferro, San Giovanni Rotondo e verrà ancora ripresentato a Roma, nella basilica dell’Ara Coeli, martedì 6 aprile, in ricordo anniversario del terremoto dell’Aquila.

 

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San Giovanni Rotondo 27 marzo 2010

A San Giovanni Rotondo, sulle reliquie di San Pio da Pietralcina,  sabato 27 marzo, alle 19, nella grande basilica di  Renzo Piano, il Requiem di Mozart per ricordare i musicisti scomparsi: il grande compositore salisburghese compose il Requiem mentre stava per morire, tanto da lasciarlo incompiuto. La sua è dunque una meditazione sul mistero della propria vita e sulla lotta tra la morte e Gesù che la vince, risorgendo. Il Requiem sarà eseguito dal soprano Vittoria d’Annibale, dal mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, dal tenore Enrico Talocco e dal basso Adriano Scaccia. Saranno accompagnati dall’Orchestra Sinfonica ArsPolinnia. Il coro è quello del Concentus Musicus  Fabraternus Josquin des Pres diretto da Mauro Gizzi. La direzione del concerto è affidata ad Antonio Pio Russo. L’evento è organizzato dal Rotary International, distretto 2120, di Foggia. Le altre esecuzioni del Requiem mozartiano sono in programma  il 28  a Frosinone nella Chiesa del Sacro Cuore ed il 6 aprile a Roma, nella Basilica dell’Ara Coeli.

 

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Roma 6 aprile 2010 - Basilica dell'Ara Coeli, Ore 21,00

AD UN ANNO DAL TERREMOTO AVVENUTO IN TERRA ABBRUZZESE, ALLE ORE 21,00 DI MARTEDì 6 APRILE, NELLA BASILICA DELL'ARA COELIS IL M° JACOPO SIPARI DI PESCASSEROLI DIRIGERA' IL REQUIEM" OPERA KV626 DI "W. A. MOZART" IN SUFFRAGIO DELLE PERSONE RIMASTE SOTTO LE MACERIE E IN RICORDO DEI LORO CARI .

 

ROMA - Per non dimenticare L’Aquila: il Requiem di Mozart, nella basilica dell’Ara Coeli, in Campidoglio, martedì 6 aprile alle ore 21,  in ricordo della grande tragedia che proprio un anno fa, il 6 aprile, distrusse la città aquilana. Il Concentus parteciperà con il suo coro polificonico, diretto da Mauro Gizzi. Il concerto sarà trasmesso anche a Porta a porta, di Bruno Vespa, proprio martedì sera. La musica ricorderà le vittime e servirà a dare nuova forza all’opera di ricostruzione. L’iniziativa è stata presa dal Comune di Roma, dal Presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo e dalla Cassa di Risparmio della provincia dell’Aquila, sotto l’alto patronato del Sovrano Militare Ordine di Malta , dell’Ambasciata dell’Impero del Giappone e della Repubblica Federale di Germania.                                   

Ad eseguire il Requiem del grande compositore austriaco, nella stupenda chiesa dell’Ara Coeli al Campidoglio, sarà appunto il Coro del Concentus Musicus fabraternus Josquin Des Pres, insieme al Coro dell’Arcum di Roma, alla Cappella Musicale Costantina e al Coro Città di Roma, accompagnati dall’Orchestra Barocca Marco Dall’Aquila, voci soliste Lucia Vaccari, Cecilia Alegi, Flaviano Bianchi, Fabrizio Pica Alfieri. La direzione è affidata  a Jacopo Sipari di Pescasseroli, mentre la direzione artistica dell’evento è curata da Riccardo Tordera Ricchi. Madrina della serata  sarà la principessa Maria Pia Ruspoli. Oltre che dal Comune di Roma, l’evento è patrocinato dai seguenti Enti: Comune dell’Aquila, Comune di Pescasseroli, Provincia di Roma, Provincia dell’Aquila, Regione Lazio, Regione Abruzzo, Arcidiocesi dell’Aquila, Sovrano Militare Ordine di Malta, le ambasciate di Albania, Australia, Austria,Regno di Danimarca, Cile, Finlandia, Grecia, Giappone, Germania, Haiti, Regno di Giordania, Niger, Repubblica del Monzambico, Pakistan, Regno di Svezia, Siria, Svizzera, Ungheria presso lo Stato Italiano, e le ambasciate di Croazia, Francia e d’Italia presso la Santa Sede. Inoltre dall’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro di casa Savoia e dal Circolo Gran Magistrale Giovanile degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia, insieme all’Istituto Guardie d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon. E' passato solo un anno dal tragico sisma che ha strappato via la vita a moltissimi giovani. non bisogna dimenticare! Questo concerto è dedicato ai ragazzi del terremoto, ai loro genitori, agli amicie familiari. Un segno di forza, di speranza, di amicizia. PER NON DIMENTICARE... PER CHI NON VUOLE DIMENTICARE.    

 

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Colleferro 21 marzo 2010

Colleferro,  domenica 21 marzo, alle 18, nella Chiesa di S. Bruno in Vico, il Requiem di Mozart per ricordare i musicisti scomparsi.

 

Il grande compositore salisburghese compose il Requiem mentre stava per morire, tanto da lasciarlo incompiuto. 

La sua è dunque una meditazione sul mistero della propria vita e sulla lotta tra la morte e Gesù che la vince, risorgendo. Il Requiem sarà eseguito dal soprano Vittoria d'Annibale, dal mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, dal tenore Enrico Talocco e dal basso Adriano Scaccia. Saranno accompagnati dall'Orchestra Sinfonica Francesco Alviti,  costituita da giovani musicisti che hanno studiato al Conservatorio Licinio Refice di Frosinone. Il coro è quello del Concentus Musicus  Fabraternus Josquin des Pres e la direzione è affidata a Mauro Gizzi.  Le altre esecuzioni del Requiem mozartiano sono in programma il  27 a San Giovanni Rotondo, il 28  a Frosinone ed il 6 aprile a Roma, sempre nella stessa formazione. L'iniziativa ha il contributo della Regione Lazio.

 

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Supino 14 marzo 2010

 

Supino - Viale Regina Margherita

Canti per la celebrazione in occasione dell'inaugurazione della statua di Papa Giovanni Paolo II

 

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Monte San Giovanni Campano 6 marzo 2010 - Requiem di W.A.Mozart

A Monte San Giovanni Campano,  sabato 6 marzo, alle 19, il Requiem di Mozart per ricordare i musicisti scomparsi: il grande compositore salisburghese compose il Requiem mentre stava per morire, tanto da lasciarlo incompiuto. La sua è dunque una meditazione sul mistero della propria vita e sulla lotta tra la morte e Gesù che la vince, risorgendo. Le note struggenti e piene di speranza del Requiem risuoneranno in una serie di concerti: dopo l’esecuzione di Ceccano, il 23 febbraio scorso, ora è la volta di Monte S. Giovanni Campano, nella Collegiata di S. Maria della Valle, sabato 6 marzo, alle ore 19, in occasione della Festa di S. Tommaso d’Aquino, patrono della città monticiana. Il Requiem sarà eseguito dal soprano Vittoria d’Annibale, dal mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, dal tenore Enrico Talocco e dal basso Adriano Scaccia. Saranno accompagnati dall’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti,  costituita da giovani musicisti che hanno studiato al Conservatorio Licinio Refice di Frosinone. Il coro è quello del Concentus Musicus  Fabraternus Josquin des Pres e la direzione è affidata a Mauro Gizzi. Insieme a Francesco Alviti, il giovane percussionista scomparso un anno fa, dopo aver coraggiosamente lottato contro il suo male, saranno ricordati anche Pio De Meo e Daniele Paris. Le altre esecuzioni del Requiem mozartiano sono in programma il 21 a Colleferro, il 27 a San Giovanni Rotondo, il 28  a Frosinone ed il 6 aprile a Roma, sempre nella stessa formazione. L’iniziativa ha il contributo della Regione Lazio.

 

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Il canale YouTube del Coro

Visita su YouTube il canale con i filmati dei concerti del Coro

 

http://www.youtube.com/user/concentusfabraternus

 

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Ceccano 23 febbraio 2010 - Requiem di W.A.Mozart

Grande l’emozione del pubblico per l’esecuzione del Requiem di Mozart, martedì 23 febbraio, giorni anniversario della morte di Francesco Alviti, il giovane percussionista scomparso dopo una strenue lotta contro la malattia. 

Ad eseguire la partitura mozartiana nella Collegiata di S. Giovanni Battista, riempita da un pubblico attento e partecipe, in Ceccano, sono stati il soprano Vittoria D’Annibale, il mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, il tenore Enrico Talocco, il basso Adriano Scaccia, accompagnati dall’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti, al suo debutto, e dal coro Josquin Des Pres, il tutto diretto da Mauro Gizzi. 

Il concerto di S. Giovanni è stato il primo di una serie dedicata al ricordo dei giovani musicisti scomparsi in quest’anno. La scelta dell’opera mozartiana è piena di significato. 

Il grande musicista salisburghese infatti scrisse la partitura sapendo che stava per morire. La sua è dunque la rappresentazione della lotta dell’uomo contro la morte e della vittoria su di questa ottenuta dalla fede in Cristo Gesù. Grandi applausi al termine dell’esecuzione.

 

Qui le foto del concerto

Requiem23Febbraio

 

e dietro le quinte, alla prova generale

Requiem23Febbraio2010Backstage

 

Il Requiem sarà presentato il 5 marzo a Monte S. Giovanni Campano, il 21 a Colleferro, il 27 a S. Giovanni Rotondo, il 28 a Frosinone.

 

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Ceccano 23 febbraio 2010 - Messa di suffragio

 

Il 23 febbraio del 2009, Francesco tornava al Padre celeste

 

Lo abbiamo ricordato in tanti modi durante questi mesi, in cui al dolore, che ci è naturale, abbiamo affiancato la gioia di tanti amici riuniti nel suo ricordo.

 

Lo faremo di nuovo martedì 23 febbraio, giorno anniversario, in due momenti:

 

- alle 17, in S. Giovanni, ci sarà la Messa d’anniversario

- alle 21, sempre in S. Giovanni, il Requiem di Mozart per soli, coro e orchestra, una delle partiture più amate da Francesco

 

E martedì avremo anche un libro con tante foto e i commenti degli amici di Francesco.

 

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Ceccano - Ayres de tango concerto finale al Liceo il 16 febbraio

Ayres de tango, de milonga, de candombe… la cultura tradizionale argentina ha pervaso i 20 musicisti che hanno partecipato al master class del m° Mario Zeppa, della Escuela Nacional de Musica de Rosario, che si è svolto nell’Aula Magna Francesco Alviti del Liceo Scientifico e Linguistico di Ceccano, per iniziativa del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres, in collaborazione con le classi musicali del Liceo.

 

I giovani musicisti hanno provato anche sabato pomeriggio e domenica mattina. Vi hanno preso parte Andrea Micheli, chitarra, Luca Santodonato chitarra, Luigi Zerbato e Francesco Lombardi, pianoforte, Riccardo Bruscino, sax, Selene Malizia e Andrea Ciotoli, clarino, Daniele Di Stefano, trombone, Massimiliano Malizia, tromba, Alessandro Bovieri eupohonium, Fabrizio Bartolini, percussioni.

 

A loro si è aggiunto un coro formato da: Loredana Rosati, Elisa Guarcini, Anna  Agostini, Valentina e Beatrice Alessandrini, Rita Tempestra, Fabiola Mastrogiacomo, Sara Mastrogiacomo, Paola Rossi, Ornella Morgia, Isa Sordi e Vittoria D’Annibale, che ha coordinato l’intera iniziativa.

 

E martedì 16 febbraio, alle 10, sempre nell’aula magna del Liceo fabraterno, l’orchestra del corso presenterà il frutto di 5 intensi giorni di lavoro, che il m° Zeppa ha dedicato ai musicisti italiani prima di andare a Murcia, dove terrà un seminario di musica corale all’università.

Il concerto ha in programma una milonga per canto ed orchestra ed alcuni candombe, i canti dei neri portati schiavi in Argentina, oltre alle sonorità del tango argentino.

 

info e foto qui

http://pietroalviti.wordpress.com/2010/02/15/ayres-de-tango-a-carnevale-il-concerto-finale/

 

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Lo Stabat Mater di Casamari è stato trasmesso su SKY

Lo Stabat Mater di Rossini eseguito a Casamari il 4 gennaio scorso dal Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres è stato trasmesso in tv lunedì 18, alle ore 17,30, e venerdì 22 gennaio, alle ore 17.15, sul canale 936 di SKY

 

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Iscrizioni al Master class Ayres de tango

COMUNICATO STAMPA

 

L’Associazione Musicale Francesco Alviti e il Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres annunciano il Master class Ayres de tango, musica di insieme su il tango argentino e la musica latina. Lo condurrà il m° Mario Luis Zeppa, argentino, docente presso la Escuela Nacional de Musica di Rosario e l’Universidad de Salamanca, Spagna.

Il corso si terrà a Ceccano presso il Liceo Scientifico, dal 12 al 16 febbraio, dalle ore 17 alle 20. Sono ammessi tutti gli strumenti e le voci

Il corso si concluderà con un concerto il cui ensemble sarà formato dai migliori strumentisti partecipanti, a scelta del maestro Zeppa.

Le iscrizioni saranno accettate secondo l’ordine di arrivo, fino ad esaurimento dei posti disponibili e dovranno essere inviate per mail, entro il 31 gennaio p.v.  agli indirizzi

pietro.alviti@istruzione.it e lilly.bizio@libero.it

 

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Casamari 4 gennaio 2010 - Concerto di inizio anno

COMUNICATO STAMPA DA  CONCENTUS MUSICUS FABRATERNUS JOSQUIN DES PRES

 

CASAMARI _ Lo Stabat Mater di Rossini al Concerto di fine anno, per la seconda parte, lunedì 4 gennaio 2010 alle ore 18, nella suggestiva chiesa basilicale dell'Abazia di Casamari, per la XIX edizione della manifestazione che tradizionalmente conclude ogni anno.

La grande composizione rossiniana sarà eseguita dal Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres,  dal Coro Doctor Mellifluus, e dall'Orchestra Filarmonica Nazionale dell'Ucraina. Direttore e concertatore sarà Mauro Gizzi.

Con lo Stabat Mater Rossini porge la sua interpretazione matura del dramma di vivere, da lui tante volte rappresentato nelle sue opere, spesso giocose, ma sempre attente alla realtà.

Il musicista pesarese  aveva sentito in gioventù lo Stabat di Pergolesi ed era convinto che non se ne potesse scrivere uno migliore.  Lo Stabat di Rossini fu dunque un omaggio al compositore napoletano di cui si celebra il III centenario della nascita, proprio il 4 gennaio, giorno del concerto di Casamari.

Scrittura profonda e tormentata, lo Stabat rossiniano sfrutta tutta l'espressione melodrammatica per trovare la forza di stemperare la traboccante drammaticità senza rimanerne schiacciato.

Il testo di Jacopone da Todi, che racconta la disperazione della madre di Gesù davanti all'inaudita ed ingiusta sofferenza del figlio, è dunque trattato come un vero melodramma, in cui Maria e gli altri protagonisti della passione si confrontano sul dramma della morte.

Lavoro tra i più amati del pesarese – tanto che taluni lo ritengono il suo autentico capolavoro – si distanzia decisamente da altre opere dello stesso genere. Posto a mezza via tra l’opera e la musica sacra propriamente detta, ricalca, nella scrittura vocale e nella raffinata orchestrazione lo stile operistico del Rossini più maturo (quello del Guglielmo Tell per intendersi), unitamente ad un originale recupero delle tradizioni polifoniche italiane (da Palestrina a Pergolesi).

Rossini non fu mai uomo particolarmente religioso o mistico e anche il suo Stabat Mater non riflette i cupi presagi di morte o i tardivi pentimenti che certa età (e certe facili suggestioni cronologiche) potrebbero suggerire. Lo Stabat Mater si pone, invece, come logica prosecuzione di quel percorso musicale che il Tell non aveva affatto interrotto, e, in ultima analisi, come sincero omaggio a quel tanto amato, studiato e venerato Stabat Mater di Pergolesi, che Rossini mai aveva ritenuto di poter neppure lontanamente eguagliare.

Tutte queste ragioni offrono motivi in più par partecipare al concerto, il cui inizio è previsto per le ore 18. La manifestazione è organizzata dalla Comunità monastica di Casamari, con il patrocinio della Regione e della Provincia.

 

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Sora 12 dicembre 2009 - Requiem di Mozart

Concentus Musicus Fabraternus

JOSQUIN DES PRES

Coro polifonico

 

W.A.Mozart : Requiem

 

Vittoria D’Annibale, soprano

Fabiola Mastrogiacomo, mezzosoprano

Enrico Talocco, tenore

Adriano Scaccia, basso

Silvia Palombo, Pianoforte

Alessandra Maura, organo

 

Direttore: Mauro Gizzi

 

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Il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone dedica l’aula n. 1 a Francesco Alviti

Lunedì 23 novembre, alle ore 11,30, il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone ha dedicato l’aula n. 1 a Francesco Alviti, percussionista, scomparso dopo una dolorosa malattia il 23 febbraio scorso. 

Francesco era alunno del V anno di percussioni ed allievo del m° Antonio Caggiano. 

L’iniziativa è stata presa dal direttore del Conservatorio, Antonio D’Antò, e dal presidente Tarcisio Tarquini. 

La cerimonia di intitolazione si è svolta in occasione della Festa di S. Cecilia, patrona della musica. 

Il Conservatorio di Frosinone dedicherà a Francesco Alviti un concorso internazionale per giovani percussionisti. 

Al Conservatorio saranno anche donati gli strumenti di Francesco, il suo vibrafono e il suo xilofono.

 

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I prossimi impegni del coro

16 ottobre 2010, ore 21

Veroli, Cattedrale S. Andrea

Requiem di Mozart

 

6 novembre 2010

Supino,  Chiesa di San Pio X

Requiem di Mozart

 

21 novembre 2010

Frosinone, Chiesa della Madonna della neve

 

22 novembre 2010

Ferentino, Chiesa di San Francesco

 

7 dicembre 2010

Sora

Requiem di Mozart

 

28/30 dicembre 2010

Casamari

Concerto di Fine Anno

 

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Ceccano 22 novembre 2009 - Missa Solemnis pro musicae Patrona

CECCANO - Saranno le note solenni e pacate del canto gregoriano a celebrare la patrona della musica, Santa Cecilia, domenica 22 novembre, alle ore 17 a Ceccano. 

L'iniziativa è del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres, diretto da Mauro Gizzi, che, insieme alla parrocchia di S. Giovanni Battista, ha voluto così festeggiare la Santa protettrice. 

Un elegante invito in lingua latina ci informa che il rito sarà presieduto da mons. Franco Quattrociocchi , archipresbyter fabraternus, e sarà celebrata  ad  Flammulae Misserville ac Francisci Alviti memoriam servandam, per ricordare Fiammetta Misservile e Francesco Alviti, la prima grande sostenitrice, con il padre, delle attività musicali del Concentus, il secondo,  percussionista e membro del Concentus egli stesso. Per questa ragione alle note di Salieri, di Jommelli, di Palatta, di Refice, si aggiungerano quelle struggenti dello Stabat Mater di Rossini e il Lacrymosa del Requiem mozartiano. Canteranno il soprano Vittoria D'Annibale, il mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, il tenore Enrico Talocco, il basso Adriano Costantini. All'organo e al pianoforte Alessandra Maura e Silvia Palombo. 

Il coro è quello del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres, la direzione è affidata a Mauro Gizzi.

 

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Frosinone 7 novembre 2009 - Gran concerto di musica contemporanea al Conservatorio

Sabato 7 novembre gran concerto di musica contemporanea al Conservatorio. 

Presente il maestro Morricone.

Di scena il Coro Josquin Des Pres, diretto da Mauro Gizzi, il Coro del Conservatorio, l’orchestra di fiati dello stesso istituto.

Musiche di Morricone, D’Antò, Salvadori

Dirige Antonio D’Antò

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Frosinone 31 ottobre 2009 - Requiem di Mozart

Il 31 ottobre 2009, nell’auditorium del Conservatorio di Frosinone, l’orchestra Daniele Paris, il coro Josquin Des Pres hanno eseguito il Requiem di Mozart, a vent’anni dalla scomparsa di Daniele Paris, fondatore del Conservatorio di Frosinone.

Maestro del Coro Mauro Gizzi, direttore Antonio D’Antò.

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Amburgo 25-30 agosto 2009 - Stabat mater di Rossini

COMUNICATO STAMPA   

 

Il Concentus Musicus Josquin Des Pres in concerto ad Amburgo. 

 

Inizierà martedì 25 agosto la tournée che porta quest'anno la formazione musicale diretta da Mauro Gizzi in Germania, con due concerti, precisamente il 28 e il 29 agosto, nell'ambito del prestigioso Festival Europa Cantat. Il Concentus presenterà un capolavoro rossiniano: lo Stabat Mater che mette insieme il dramma e la poesia, la religiosità e la forza teatrale. Si direbbe che dei sette dolori di Maria, che derivano tutti dalla sua  condizione di ‘Madre dell'uomo dei dolori', l'arte e la devozione abbiano soprattutto posto in risalto la icona della Pietà: la Madre dolorosa che accoglie tra le braccia e stringe al cuore il Figlio suo morto sulla  Croce. Ed è qui - sul volto di una Madre come impietrita dal dolore - che  si coglie la dimensione più profonda della compassione: dolore e pace, sofferenza e speranza, strazio infinito e amore ineffabile. Ma, la  Vergine Addolorata non si piega: rimane ritta e forte ai piedi della Croce  (è il plastico senso latino dello "stabat Mater"), sorretta dalla pienezza della grazia proprio nei momenti in cui più forte è la sua partecipazione alla Passione del Figlio suo Gesù. E' un'immagine che è talmente cara alla coscienza di ciascuno perché Maria è la Madre della com-passione perché si immedesima talmente nelle sofferenze del Figlio da  sentirle nella sua anima e nella sua carne. E proprio perché Maria è la Madre della compassione può essere la Consolatrice degli afflitti; perché solo chi è davvero com-passionevole può comprendere il dolore degli altri, il dolore del mondo. Grande tema, questo del dolore del mondo; discorso che si comprende soltanto quando ci si immedesima nel dolore altrui. La forte devozione alla Vergine Addolorata, nella sua essenza, non è altro che un modo di partecipare, attraverso la contemplazione del dolore della Madre, alla passione di  Cristo, che si prolunga nel dolore dell'uomo e induce a comprendere e a  sollevare le umane sofferenze. Gioacchino Rossini compone lo Stabat Mater quasi come compimento della sua opera musicale. Nel brano, bello e suggestivo, si trovano tanti motivi fortemente operistici che però attribuiscono ancora più forza al testo di Jacopone e alla rappresentazione drammatica di quanto avviene sul Golgota. I due concerti si terranno in altrettante chiese di Amburgo dedicate solitamente alla stagione dei concerti della città anseatica, le chiese di St Dyonisius e di St. Johannis. L'esecuzione dello Stabat è affidata alle voci di Vittoria D'Annibale, soprano, Fabiola Mastrogiacomo, mezzosoprano, Giuseppe Ruggiero, tenore, Adriano Scaccia, basso, all'orchestra formata da Melissa Del Brocco, fagotto, Maria Carmen Di Mario, oboe, Selene Malizia e Daniela Silvaggi, clarinetti, Aurelio Scudetti, timpani, Silvia Palombo, pianoforte e  Alessandra Maura, organo. La direzione è affidata a Mauro Gizzi.

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Programma di massima del viaggio ad Amburgo 25-30 agosto 2009

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Roma 22 aprile 2009 - 900° anniversario della morte di Sant'Anselmo d'Aosta

 

22 aprile 2009, ore 20:30

 

A. Vivaldi - Gloria per soli, coro ed orchestra

G. B. Pergolesi - Magnificat, Cantico per soli, coro ed orchestra

W. A. Mozart, Recordare (quartetto,dal Requiem KV626)

W. A. Mozart, Lacrymosa (dal Requiem KV626)

F. Schubert - Kantate zu Ehren Joseph Spendou

 

Direttore: Jacopo Sipari di Pescasseroli

Interpreti: Orchestra Barocca "Marco dall'Aquila"

Orchestra della Cappella Musicale Costantina

Coro Polifonico Josquin Des Pres - Maestro del coro: Mauro Gizzi

Cappella Musicale Costantina - Maestro del coro: Paolo De Mattheis

Voci Bianche dell'Arcum - Maestro del coro: Paolo Lucci

 

Solisti: 

Lucia Vaccari, Soprano

Cecilia Alegi, Contralto

Flaviano Bianchi, Tenore

Simone D'Eusanio, Baritono

Carlo Maria Zanetti, Voce bianca solista del Coro delle Voci Bianche dell'Arcum

e del Teatro dell'Opera di Roma

 

Ingresso Libero

 

Per info: 

welcome@foundation-benedict.org - 0041 (0)41 420 20 20 

I filmati della manifestazione:
Vivaldi, Gloria in Re mag. Gloria in excelsis Deo
Vivaldi, Gloria in Re mag. Et in terra pax hominibus
Vivaldi, Gloria in Re mag. Domine fili unigenite
W. A. Mozart, Recordare (quartetto, dal Requiem KV626)
W. A. Mozart, Lacrymosa (dal Requiem KV626)
Kantate zu Ehren Joseph Spendou, Allegro Moderato
Kantate zu Ehren Joseph Spendou, Andante
Kantate zu Ehren Joseph Spendou, A tempo - Finale

 

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Casamari 30 dicembre 2008 - Beethoven e Haydn al Concerto di fine anno

Il Concentus partecipa al XVIII Concerto di fine anno a Casamari, martedì 30 dicembre, alle ore 18. canterà la Heiligmesse di Franz Joseph Haydn

 

CASAMARI - Le note solenni e serene della II sinfonia di Beethoven e della Heilig Messe di Haydn costituiscono l'accativante programma del concerto di fine anno, martedì 30 dicembre, alle ore 18, nella basilica dell'abazia di Casamari. Il concerto di fine anno, giunto alla XVIII edizione, non poteva presentare scelta più appropriata per l'incertezza dei tempi in cui viviamo. Particolarmente attesa è la messa di Haydn, la cui esecuzione a Casamari segna l'inizio delle celebrazioni dello Haydn Jahr. Infatti Franz Joseph Haydn morì a Vienna il 31 maggio del 1809, proprio duecento anni fa. La Missa Sancti Bernardi von Offida (Heilig-Messe) Hob. XXII n. 10, per soli, coro e orchestra con i classici numeri Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus - Benedictus e Agnus Dei vuole davvero essere un augurio per ritrovare un po' di calma e di serenità. La messa fu composta per un onomastico. L'8 settembre del 1796 tutta la corte degli Esterházy, al cui servizio si trovava Haydn come kappelmeister, si preparava a festeggiare l'onomastico della principessa MariaErmenegilda. La domenica immediatamente successiva la comunità si sarebbe riunita per celebrare la festa della Madonna. Per Haydn, rientrato in Ungheria dopo anni di successi in Inghilterra, era l'occasione ideale per ritornare all'amato culto mariano: una messa da dedicare alla Santa Vergine, ma nello stesso tempo alla corte che lo ospitava con generosità da quasi quarant'anni. "Io non prego Dio come un povero peccatore disperato, ma con calma e sommessamente. Io sento che un Dio eterno avrebbe sicuramente pietà delle sue creature mortali, e perdonerebbe alla polvere di essere polvere. Questi pensieri mi rassicurano e mi spingono a provare una gioia sincera e una grande fiducia". La distesa serenità con cui Haydn si rivolgeva al cielo per contemplare i misteri divini trova riflessi pacati nelle opere sacre composte alla fine del Settecento. La messa scritta per l'onomastico del 1796 venne eseguita il 14 settembre, data in cui si festeggiava San Bernardo d'Offida; ed è questa circostanza che ha portato a tramandare il lavoro con il titolo di Missa Sancti Bernardi von Offida; mentre il sottotitolo Heiligmesse spiega l'inserto, in corrispondenza del Sanctus, dell'antica melodia chiesastica Heilig, Heilig, Heilig. La messa propone una distesa riflessione sul trascendente, che rigenera l'ascoltatore come un sorriso materno e rassicurante. Il timbro dell'orchestra è arricchito dalla presenza dell'organo, che non svolge una semplice funzione riempitiva, ma contribuisce a realizzare un prezioso tessuto polifonico. Haydn per anni aveva composto cataste di sinfonie; non devono stupire quindi le contaminazioni con il linguaggio sinfonico del Kyrie (introduzione, esposizione, sviluppo e ripresa) o del Gloria (in forma ternaria come uno scherzo). Non manca un deciso interesse per il contrappunto, che tocca alcuni vertici di elaborazione nella chiosa del Gloria e nell'«et incarnatus» del Credo, dove Haydn riprende l'ossatura di un canone profano. Nell'apertura del Sanctus regna l'omofonia spianata, la contemplazione estatica e impotente di un messaggio superiore; mentre il Benedictus privilegia la melodica di un canto corale semplice e cristallino. Tutta la fiducia nella forza rassicurante del trascendente esplode nell'Agnus dei, che, grazie a una torbida introduzione in tonalità minore, prepara con maestria lo squarcio solare ed euforico del conclusivo «dona nobis pacem». Nel recensire la prima pubblicazione della Heiligmesse di Haydn, Friedrich Rochlitz scrisse: Il compositore aveva capito come ottenere i più brillanti risultati dopo grandi riflessioni e molte esperienze; fra tutti segnaliamo soltanto che in questi movimenti della Messa in si bemolle le trombe, usate senza risparmio, a causa dell'intonazione bassa, esprimono maggior forza, maggior solennità e maggior raccoglimento. Ma a che cosa si riferiva Rochlitz quando parlava di «trombe dall'intonazione bassa»? Erano strumenti di nuova generazione, che Haydn aveva già utilizzato in alcune sinfonie londinesi: trombe in grado di suonare nella tonalità di si bemolle, a differenza delle più comuni in do. Qualche decennio prima Haydn, scrivendo una composizione in si bemolle, avrebbe evitato di inserire nell'organico le trombe, impossibilitate a emettere tutti i suoni previsti dalla tonalità d'impianto; e avrebbe ripiegato sui corni. Nella Heiligmesse, scritta appunto in si bemolle, tale problema non si pose, proprio in virtù della nuova presenza timbrica nella sezione degli ottoni. E il risultato è una sonorità orchestrale più luminosa e squillante. Insomma un'esecuzione da non perdere affidata a Casamari ai cori Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres, diretto da Mauro Gizzi, e al coro polifonico Città di Villa Santo Stefano, diretto da Guido Iorio, e all'orchestra del teatro di Russe, Bulgaria. La direzione è affidata a Leonardo Quadrini.

 

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Stabat Mater: Il dramma e la poesia, la religiosità e la forza teatrale

Ad Arpino e Morolo due concerti con lo Stabat Mater di Rossini

 

ARPINO: Il dramma e la poesia, la religiosità e la forza teatrale. E' tutto nello Stabat Mater di Gioacchino Rossini che sarà eseguito in onore della Madonna di loreto ad Arpino, mercoledì 10 dicembre, alle ore 21, nella Collegiata di S. Michele Arcangelo dal Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres, diretto da mauro Gizzi, reduce dalla tournée a Bologna dove ha presentato lo stesso brano in due concerti nella città in cui Rossini compose lo Stabat. Si direbbe che dei sette dolori di Maria, che derivano tutti dalla sua condizione di ‘Madre dell'uomo dei dolori', l'arte e la devozione abbiano soprattutto posto in risalto la icona della Pietà: la Madre dolorosa che accoglie tra le braccia e stringe al cuore il Figlio suo morto sulla Croce. Ed è qui - sul volto di una Madre come impietrita dal dolore - che si coglie la dimensione più profonda della compassione: dolore e pace, sofferenza e speranza, strazio infinito e amore ineffabile. Ma, la Vergine Addolorata non si piega: rimane ritta e forte ai piedi della Croce (è il plastico senso latino dello "stabat Mater"), sorretta dalla pienezza della grazia proprio nei momenti in cui più forte è la sua partecipazione alla Passione del Figlio suo Gesù. E' un'immagine che è talmente cara alla coscienza di ciascuno perché Maria è la Madre della com-passione perché si immedesima talmente nelle sofferenze del Figlio da sentirle nella sua anima e nella sua carne. E proprio perché Maria è la Madre della compassione può essere la Consolatrice degli afflitti; perché solo chi è davvero com-passionevole può comprendere il dolore degli altri, il dolore del mondo. Grande tema, questo del dolore del mondo; discorso che si comprende soltanto quando ci si immedesima nel dolore altrui. La forte devozione alla Vergine Addolorata, nella sua essenza, non è altro che un modo di partecipare, attraverso la contemplazione del dolore della Madre, alla passione di Cristo, che si prolunga nel dolore dell'uomo e induce a comprendere e a sollevare le umane sofferenze. Presentare lo Stabat nel periodo di preparazione al Natale è anche un modo per ricordare a tutti il rischio dello stordimento che ci fa dimenticare le sofferenze del mondo. Gioacchino Rossini compone lo Stabat Mater quasi come compimento della sua opera musicale. Nel brano, bello e suggestivo, si trovano tanti motivi fortemente operistici che però attribuiscono ancora più forza al testo di Jacopone e alla rappresentazione drammatica di quanto avviene sul Golgota. L'esecuzione è affidata alle voci di Vittoria D'Annibale, soprano, Fabiola Mastrogiacomo, mezzosoprano, Enrico talocco, tenore ed Adriano Scaccia, basso. L'accompagnamento musicale è di Silvia Palombi al pianoforte ed Alessandra Maura all'organo. Il coro polifonico è quello del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres. la direzione è affidata a Mauro Gizzi. La prossima esecuzione dello Stabat di Rossini sarà a Morolo sabato 13 dicembre.

 

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Stabat Mater a Bologna, Arpino e Morolo

Il Concentus presenterà lo Stabat di Rossini in tre concerti: a Bologna, Castel San Pietro, teatro Cassero, domenica 7 dicembre, ore 21 ad Arpino, il 10 dicembre a Morolo il 13 dicembre Info 

http://pietroalviti.wordpress.com/2008/12/05/il-concentus-presenta-lo-stabat-mater-di-rossini-a-bologna/

 

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Lo Stabat di Rossini a Ceprano, 29 novembre

 

Vittoria D'Annibale soprano 

Fabiola Mastrogiacomo mezzosoprano

 Enrico Talocco tenore 

Adriano Scaccia basso

 Silvia palombo Pianoforte 

Alessandra Maura organo 

Concentus Musicus Fabraternus JOSQUIN DES PRES Coro polifonico Direttore: Mauro Gizzi Ceprano, Collegiata di S. Maria Maggiore sabato 29 novembre 2008, ore 18

 

 

 

 

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Veroli 17 ottobre 2008 - Stabat Mater di G. Rossini

Veroli, basilica di Santa Salome, 17 ottobre 2008, ore 21

Concentus Musicus Fabraternus

JOSQUIN DES PRES

Coro polifonico

Gioacchino Rossini : Stabat Mater

in occasione del 799° anniversario del Ritrovamento del Corpo di Santa Maria Salome

Vittoria D’Annibale, soprano

Fabiola Mastrogiacomo, mezzosoprano

Enrico Talocco, tenore

Adriano Scaccia, basso

Silvia Palombo, Pianoforte

Alessandra Maura, organo

Direttore: Mauro Gizzi

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Carmina Burana a Casamari

I Carmina Burana di Orff a Casamari, 12 agosto 2008.

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Lo Stabat a Ceccano, 1 giugno 2008

Il Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres è lieto di invitarvi al concerto Gioacchino Rossini Stabat Mater.

 Vittoria D'Annibale,  Mariagrazia Molinari, Cinzia Cristofanilli, soprani.

 Fabiola Mastrogiacomo mezzosoprano.

 Enrico Talocco tenore.

 Adriano Scaccia basso.

 Francesco Alviti percussioni.

Silvia palombo Pianoforte.

 Alessandra Maura organo.

 Concentus Musicus Fabraternus JOSQUIN DES PRES Coro polifonico Direttore: Mauro Gizzi 

Ripi 23 aprile 2008, ore 21 Chiesa del SS. Salvatore

 

 

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Lo Stabat Mater di Rossini a Ripi

Lo Stabat Mater a Ripi 23 aprile 2008

 

Il Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres è lieto di invitarvi al concerto Gioacchino Rossini Stabat Mater Vittoria D'Annibale Mariagrazia Molinari Cinzia Cristofanilli soprani Fabiola Mastrogiacomo mezzosoprano Enrico Talocco tenore Adriano Scaccia basso Francesco Alviti percussioni Silvia palombo Pianoforte Alessandra Maura organo Concentus Musicus Fabraternus JOSQUIN DES PRES Coro polifonico Direttore: Mauro Gizzi Ripi 23 aprile 2008, ore 21 Chiesa del SS. Salvatore.

 

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Grande successo per il Trittico Francescano

Comunicato stampa da Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres - Ceccano

 

CASAMARI - E' la migliore risposta alle classifiche del Il Sole 24 ore. Così Danilo Campanari, assessore alla cultura e al turismo della Provincia di Frosinone, ha commentato il XVII Concerto di Fine Anno, tenutosi venerdì 28 nella basilica abbaziale ricolma all'inverosimile. Ed è stata in effetti una delle migliorie espressioni della cultura della provincia: la musica di Licinio Refice, nativo di Patrica,, incredibilmente coinvolgente, i solisti e il coro hanno dimostrato, ancora una volta, come la Provincia di Frosinone sia in grado di produrre autonomamente spettacoli e concerti della qualità e del livello del Trittico Francescano eseguito venerdì sera. Un'ora e tre quarti di azione scenica musicale che ha inchiodato gli spettatori in un silenzio quasi irreale, interrotto soltanto alla fine dall'applauso scrosciante che ha premiato così gli apprezzatissimi esecutori: Vittoria D'Annibale, soprano, nella parte di Chiara d'Assisi, Raffaella Mazzoli, soprano, in quella di Madonna Povertà, Francesco Zingariello, tenore, nei panni di Francesco, William Schiavo, tenore, la voce celeste, Giuseppe Ruggiero, tenore ed Adriano Scaccia, baritono, nei ruoli dei compagni del santo poverello. Il coro è stato quello del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres, diretto da Mauro Gizzi; l'orchestra sinfonica di Varna è stata diretta da Leonardo Quadrini. La storia del giovane Francesco è stata raccontata da Refice con una forza espressiva straordinaria delineando un quadro drammatico della vita di Francesco. Chiamato a decidere tra ricchezza e povertà, abbandonato dagli amici, consolato da Madonna Povertà, finalmente conforme a Cristo anche nel suo corpo, con le stimmate, ricevute poco prima di morire. Ciascun momento della vita del santo d'Assisi è trattato da Refice con una forza melodica che raggiunge il profondo dell'animo degli spettatori. Al termine commenti molto positivi a conferma della bontà dell'operazione di promozione della cultura che nasce in Ciociaria. Dobbiamo continuare - ha detto Campanari, dando l'appuntamento a tutti per la XVIII edizione del Concerto di fine anno 2008 - per dare ulteriori occasioni di crescita a questo territorio che si dimostra così secondo a nessuno nella produzione e nell'esecuzione musicale. 

 

Grazie

 

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Il Trittico Francescano di Refice a Casamari

CASAMARI _ Un eroe del nostro tempo, chiamato ad affrontare le continue contraddizioni della vita: ricchezza e povertà, potenza e umiltà, garndezza e limite. Così Licinio Refice disegna Francesco d'Assisi nel suo Trittico che sarà messo in scena venerdì 28 dicembre 2007, alle ore 18, nella Basilica Abaziale di Casamari per il XVII Concerto di Fine Anno. Il grande musicista di Patrica affida alla magnificenza e alla dolcezza della sua musica l'esemplificazione dei drammi della nostra vita, raffigurati in quella del poverello d'Assisi, capace di compiere quelle scelte che spesso noi ci sentiamo incapaci di sostenere. Così le potenti note del transitus e della proclamazione della santità avranno come pendant la delicatezza della melodia dedicata a Madonna Povertà, la più bella delle donne di cui Francesco si innamora. Un dramma sacro, dunque, quello cui parteciperà il pubblico del Concerto di Fine Anno, Concerto di Fine Anno di Casamari, divenuto ormai l'appuntamento principe della stagione concertistica del Lazio Meridionale: voluto dalla Comunità Monastica di Casamari, guidata dall'abate dom Silvestro Buttarazzi, con la direzione di P. Federico Farina, responsabile del concerto, in sinergia con l'Amministrazione Provinciale di Frosinone, Assessorato alla cultura, il Comune di Veroli, con il supporto fondamentale della Banca Popolare del Frusinate. L'oratorio Trittico Francescano fu composto da Refice nel 1926 ed eseguito ad Assisi per la prima volta il 3 ottobre di quell'anno, alla vigilia della festa del Santo Patrono d'Italia: era il 7° centenario della morte del Santo e l'Oratorio fu il centro delle celebrazioni. A Casamari sarà eseguito dalle voci di Vittoria D'Annibale, soprano, Raffaella Mazzoli, soprano, Francesco Zingariello, tenore, William Schiavo, tenore, Giuseppe Ruggiero, tenore ed Adriano Scaccia, baritono. Il coro è quello del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres, diretto da Mauro Gizzi; l'orchestra sinfonica di Varna sarà diretta da Leonardo Quadrini. Ancora uan volta dunque il Concerto di Fine Anno a Casamari diventa la preziosa occasione per valorizzare i tesori musicali della nostra terra: le pietre dell'abazia diventano lo scrigno da cui emergono tesori insospettabili che ci rendono fieri di questo territorio. Dopo La Cananea (2005) e l'Oracolo (2006) ora è la volta del Trittico: Refice rinasce grazie a Casamari e al Concerto di Fine Anno.

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Successo in Bulgaria

CECCANO _ Alla scoperta della terra dei Traci, presentando il melodramma italiano: questa la sintesi della magnifica tournée che la formazione musicale diretta da Mauro Gizzi, ha tenuto dal 22 al 31 agosto nel paese balcanico, dopo aver partecipato al Festival Lirico di Casamari. Proprio da Casamari il Concentus ha riproposto in Bulgaria la serata di gala del 2 agosto, con le pagine più belle de Nabbuco, Un ballo in maschera, Aida, Rigoletto, La forza del destino, I lombardi alla prima crociata, Barbiere di Siviglia, Carmen, Norma in due grandi concerti, il primo ad Harmanli, al confine tra la Bulgaria, la Grecia e la Turchia, per il Festival Armonia, dove in Concentus ha rappresentato l'Italia; il secondo a Kazanlak, nella Valle delle Rose, l'antica capitale dei re Traci, uno dei posti più importanti nella storia dei Balcani. In entrambi i casi, il Concentus era stato invitato dalle rispettive municipalità, nel quadro delle attività internazionale di scambi fra complessi musicali che coinvolge la formazione fabraterna sin dal 1991, con tournée che hanno portato il Concentus in Austria, Repubblica Slovacca, Ungheria, Repubblica ceca, Francia, Polonia, Canada, Argentina, Belgio, Germania. In Bulgaria le voci soliste sono state quelle di di Vittoria D'Annibale, soprano, Fabiola Mastrogiacomo, mezzosoprano, Enrico Talocco, tenore. Alle percussioni Francesco Alviti e al pianoforte Silvia Palombi. La direzione è stata di Mauro Gizzi. Il successo è stato notevole, sia di pubblico che di critica. Il concerto di Harmanli, tenuto il 24 agosto, è stato trasmesso dalla televisione nazionale bulgara, mentre quello di Kazanlak, il 29 agosto, ha avuto notevole riscontro nella stampa di Stara Zagora, città capoluogo di regione della Valle delle Rose.

 

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Grande successo per il Concerto ad Harmanli - Bulgaria

Ha riscosso grande succeso di pubblico e di critica il concerto tenuto dal Concentus ad Harmanli, Bulgaria

 

HARMANLI (Bulgaria) _ L'opera italiana ai confini dell'Europa: e' stato grande il successo di pubblico e di critica riscosso dal Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres ad Harmanli, il piu' importante centro della Bulgaria orientale proprio al crocevia di tre culture, quella slava, quella greca e quella turca. Il confine dell'Europa oggi e' proprio qui e la presentazione del melodramma italiano e' stata vista come unoa sorta di augurio per queste tre civilta' di ritrovarsi insieme attorno ai comuni valori espressi dalla musica. La formazione musicale diretta da Mauro Gizzi, dopo aver partecipato alle recite di Un ballo in maschera, Aida e Traviata al Festival lirico di Casamari, e' stata invitata dalla Municiplaita' di Harmanli al Festival internazionale Armonia che appunto ha come scopo quello di favorire il confronto tra le tre culture che si incontrano nell'area balcanica, proprio in previsione di un ulteriore consolidamento dell'identita' europea. E' stato appunto questo l'augurio che il sindaco di Harmnanli, Gencho Donchev, ha rivolto agli ospiti italiani nell'incontro ufficiale che si e' tenuto presso la casa della cultura della citta'

bulgara. Qui il Concentus ha rappresentato l'intera provincia di Frosinone consegnando anche i doni dei sindaci di Ceccano e di Veroli. Ad Harmanli il Concentus ha presentato lo stesso programma eseguito a Casamari nella serata di gala del 2 agosto scorso, con le arie e i cori piu' importanti tratti da Nabucco, Cavalleria Rusticana, Trovatore, Aida, Norma, Carmen, I lombardi alla prima crociata, Rigoletto, Traviata. Le voci soliste sono state quelle di Vittoria D'Annibale, soprano, Enrico Talocco, tenore, Fabiola Mastrogiacomo, mezzosoprano. Alle percussioni Francesco Alviti e al pianoforte Silvia Palombo. La direzione e' stata di Mauro Gizzi. Il prossimo concerto del tour del Concentus in Bulgaria ci sara' a Kazanlak, l'antica capitale dei re traci.

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Cattedrale di Venado Tuerto, Argentina, 2005

Concerto con Coro Pablo Casals di Rosario diretto da Mario Zeppa( 70 cantori)e Coro Josquin Des Pres di Ceccano diretto da Mauro Gizzi (40 cantori).

Orchestra Pablo Casals diretta da Mario Zeppa composta da 20 elementi.

Totale 130 persone impegnate in un concerto di Antonio Vivaldi:

Credo, Gloria & Beatus Vir. 

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