Il Requiem di Mozart per la Giornata della Memoria a le Fraschette - 27/01/2013

Il Requiem di Mozart per ricordare il dolore indicibile: il grande compositore salisburghese compose il Requiem mentre stava per morire, tanto da lasciarlo incompiuto. La sua è dunque una meditazione sul mistero della propria vita e sulla lotta tra la morte e Gesù che la vince, risorgendo. Le note struggenti e piene di speranza del Requiem risuoneranno domenica 27 gennaio nel campo profughi de Le Fraschette ad Alatri, in occasione della Giornata della Memoria, che ricorda la liberazione di Auschwitz nel 1945. La più grande tragedia dell’Europa, un genocidio compiuto in nome della civiltà, che non deve essere affrontato in maniera compassionevole per le vittime: la Shoah è un’enorme questione politica e antropologica. Politica, perché pone il problema di come un popolo civilizzato abbia scientemente deciso di eliminarne un altro. Antropologica, perché rappresenta una cesura, una rottura nella civiltà occidentale. Forse soltanto la musica è in grado di ricomporre una tale frattura.

E’ questo l’obiettivo dell’esecuzione del Requiem mozartiano domenica a Le Fraschette di Alatri, nell’ambito del Convegno Gocce di Memoria. Sarà affidato alle voci dei soprani Vittoria D’Annibale e Mariagrazia Molinari, del mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo e del tenore Enrico Talocco, del basso Adriano Scaccia con l’accompagnamento di Alessandra Maura all’organo e Chiara Olmetti al pianoforte. Il coro è quello del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres e la direzione è affidata a Mauro Gizzi. Il concerto vuole mostrare come l’arte possa servire alla trasmissione della Parola creatrice, alla comprensione della storia della salvezza, ad appianare quelle strade di cui parla Isaia come funzione indispensabile per l’annuncio del vangelo, anche nelle situazioni più tragiche: Il giubilo è quella melodia, con la quale il cuore effonde quanto non gli riesce di esprimere a parole ci insegna S. Agostino che dà anche il significato più vero del concerto di domenica prossima: il cuore si aprirà alla gioia, senza servirsi di parole, e la grandezza straordinaria della gioia non conoscerà i limiti delle sillabe. Cantate a lui con arte nel giubilo

 

L’inizio del concerto è alle ore 18.

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