Ceccano, tanta bella musica per l’ultimo saluto terreno a Rico Gizzi

Un’orchestra sinfonica, un coro polifonico, i solisti, una banda: le solenni note del Requiem, la suggestione dell’Ave verum mozartiano, l’essenzialità del gregoriano, l’espressione romantica degli Offertoires di Franck hanno accompagnato l’ultimo saluto a Rico Gizzi che della musica aveva fatto la bandiera della sua vita. Eccone un breve ricordo stilato da uno dei nostri lettori. E’ morto a Ceccano, all’età di novanta anni il Cav. Rico Gizzi , noto ed apprezzato come una vera “istituzione”nel campo della musica sacra e della cultura. Fin rico3da giovanissimo ebbe una naturale propensione per l’arte musicale e dopo aver compiuto studi musicali con prestigiosi maestri, come il Prof. Alberto Ghislanzoni, iniziò il suo servizio presso il Comune di Ceccano, come Ufficiale di Stato Civile per molti anni. Si rese protagonista di un’attività musicale di alto livello, molto apprezzata da vari autori, che lo tennero in speciale considerazione. Fra l’altro amava ricordare gli aneddoti legati alla figura di Don Lorenzo Perosi, grande autore di musica sacra, di cui Rico aveva messo nei programmi delle corali le splendide Messe Pontificali, molto amate dai fedeli ceccanesi e della Diocesi. Fu autore di molti brani di musica sacra, fra cui ricordiamo, in particolare, l’Inno a San Giovanni Battista, con testo del Prof. Mario De Sanctis, che fu adottato anche in altri paesi, un Inno al Beato Confratel Grimoaldo della Purificazione, scritto in occasione della beatificazione del passionista sepolto a Ceccano e l’Inno in onore di San Pio da Pietrelcina. Dopo la morte della Maestra Flavia Apponi, avvenuta nel 1961, Rico Gizzi fu instancabile Maestro di Cappella sia nella Collegiata di San Giovanni Battista che nella Chiesa Abbaziale di San Nicola. Tutti lo ricordano puntualissimo e con un piglio altamente professionale nella direzione della Corale, nella scelta dei brani e nella esecuzione impeccabile, avendo ben compreso l’importanza della “vera Musica Sacra” nelle celebrazioni liturgiche. Per decenni interi animò generosamente il “Mese di Maggio” al mattino alle 6 nella Chiesa di San Nicola e nel pomeriggio nella Collegiata di San Giovanni Battista, la Novena dell’Immacolata nella Chiesa di San Sebastiano, il Triduo in onore di San Sebastiano e il Settenario in onore dell’Addolorata nella Chiesa di San Nicola, con la partecipazione di tantissimi fedeli. In particolare aveva una piena padronanza del grande “Armonium da Chiesa” con il quale suonava nel Mese di Maggio a San Nicola, al punto che le note grandiose e solenni di questo strumento si effondevano fin nelle case vicine alla Chiesa, creando un’atmosfera davvero singolare! Ancora ricordiamo alcune delle “cantanti” che, sotto la sua ferrea guida, resero gloria al Signore con il canto: Antonia Bruni Silvaggi, Delia Malpassini, Agnese Marullo, Colomba Masi, Giovanna Di Pofi, Franceschina D’Amico, Mariolina Mingarelli, ecc. Storicamente la sua funzione fu di grandissima importanza, in quanto, grazie all’attività musicale promossa da Rico, fu possibile conservare e diffondere per decenni i brani più belli della tradizione della musica sacra di Ceccano, che altrimenti sarebbero scomparsi nel clima di frettoloso aggiornamento che coinvolse anche i capolavori musicali e la bella musica sacra popolare ancor oggi invocata con nostalgia dai fedeli. Le sue doti organizzative erano notissime e a lui si ricorreva per l’organizzazione di particolari eventi religiosi e musicali, come ad esempio, il restauro dell’Organo del XVIII secolo nella Collegiata di San Giovanni Battista e l’Organo della Chiesa di San Sebastiano, il Congresso Eucaristico dell’inizio degli anni Settanta, il restauro della Chiesa di San Sebastiano e tantissime altre iniziative che lo vedevano sempre instancabile.

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